01-10-2018 ore 20:40 | Cultura - Arte
di Leonida

Castelleone. Alice è tornata nella città, i tre giorni dai tratti parigini e l'anima berlinese

Abbiamo seguito con grande curiosità l’attesa riapertura di Alice nella città a Castelleone, da quest’anno entrata a far parte del circuito nazionale Arci. Tre le serate consecutive proposte, altrettanti e sempre differenti i setting allestiti dall’organizzazione. L’apertura di venerdì 28 ha seguito in modo informale i canoni di un’inaugurazione: aperitivo di benvenuto, taglio del nastro e dedica della sala spettacoli al batterista e fondatore di Alice Gigi Bertuzzi, prematuramente scomparso nel 2015. Il nuovo spazio si presenta accogliente e funzionale, non più il lungo capannone tipico del live-club cui ci aveva abituato Alice negli ultimi anni di attività nella sede di via Cappi, ma un ambiente con tratti parigini suddiviso in due stanze dedicate rispettivamente al bar aperto ai soci Arci e agli spettacoli, quest’ultima invece decisamente più “berlinese”. Il palco di Alice è un colpo d’occhio: nonostante lo spazio destinato al pubblico sia stato ridimensionato, assumendo le fattezze di un club più raccolto, niente è stato tolto alla scena. Stesse dimensioni e caratteristiche tecniche della versione tradizionale del palco, con il valore aggiunto di un’acustica asciutta, cristallina, ottimamente calibrata.


Dalla musica alla situazione teatrale

Quest’ultima è stata indubbiamente la sorpresa maggiore, sia in occasione del potente live del venerdì sera (sul palco gli Asia and The Dead Seagulls, con repertorio decisamente hard-rock), sia per la situazione tradizionalmente teatrale del sabato e per il setting soft del concerto di Tia Airoldi (nell'immagine), ieri sera, che ha chiuso la tre giorni. Nella serata di sabato Alice ha sperimentato a pieno la funzionalità più tipicamente teatrale della sala, accogliendo sul palco l’esilarante spettacolo di Flavio Pirini e Walter Leonardi, cabarettisti milanesi che hanno regalato al pubblico di Alice una generosissima esibizione nel solco della tradizione del Derby.


Da sala concerti in teatro off

Domenica invece, Tia Airoldi ha offerto un solo chitarra-voce sospeso a mezz’aria, di grande fascino e con una delicatezza tipicamente blues, giocando molto con la risposta sonora dell’ambiente e valorizzando al massimo il proprio repertorio. Il gruppo che anima Alice ha decisamente realizzato uno spazio di grande interesse e professionalità, in grado di mutarsi da sala concerti in teatro off con pochi e mirati accorgimenti, mettendo a proprio agio artisti e pubblico. Decisamente un buon debutto, in attesa di conoscere il calendario della stagione.

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