01-03-2025 ore 15:45 | Cultura - Mostre
di Annamaria Carioni

Geografia, emozione e arte: Alejandrina Solares immerge il pubblico nel respiro del mondo

Venerdì 28 febbraio alle ore 18.00 presso la Galleria Arteatro della Fondazione San Domenico si è tenuta l'inaugurazione della nuova mostra di Alejandrina Solares dal suggestivo titolo “Oltre Mappe Celesti". Nelle sale d'arte del complesso del San Domenico, in pieno centro città, i numerosi presenti hanno potuto incontrare l'artista e la curatrice Antonia Guglielmo ed ammirare in anteprima le opere esposte, attraverso le quali è possibile identificare gli elementi salienti della produzione dell'artista e riconoscere le linee delle sperimentazioni, da lei proposte nel corso della sua carriera, costellata di importanti riconoscimenti.

 

Identikit dell'artista
Alejandrina Solares, che attualmente vive e lavora a Crema, è originaria della Repubblica Domenicana, dove è nata nel 1973. Dopo aver lasciato la sua terra d'origine, si è trasferita in Europa e si è formata a Milano all’Accademia di Belle Arti di Brera. A partire dal 1992 le sue opere sono state protagoniste in molteplici esposizioni d’importanza nazionale ed internazionale, come il Salon I dell’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2006 e nel 2007 a Milano. Nel corso del 2013 ha partecipato a diverse mostre collettive, soprattutto all'estero, tra cui What is the point a Londra presso Adam Street Gallery, Ex_Position in Portogallo, Ruotando arte contemporanea presso Garage Milano e Señaladores de Artista in Argentina presso Espacio Vuelvo al Sur. 

 

Promuovere l'arte
“Con Oltre Mappe Celesti Alejandrina Solares ci guida in un viaggio multidimensionale tra arte, spazio ed emozione. La Galleria Arteatro diventa il palcoscenico di un'esperienza artistica contemporanea, immersiva, giocata sui piani dell’interazione e della sperimentazione.”. Con queste parole Arwen Imperatori Antonucci, delegata della Fondazione San Domenico per la Commissione Arte e Cultura, ha introdotto l'artista.”Vorrei sottolineare il focus sulla meditazione, sull'aria e sulla connessione, che vuol dire interattività, condivisione sia durante gli eventi che online e per arrivare a connettersi non solo con gli altri, ma anche con se stessi”. 

L'importanza della curatela
Dopo di lei, ha preso la parola Antonia Guglielmo, che ha curato magistralmente la mostra e che ha rivelato di essere in stretta connessione con il sentire della Solares: “Ci sono davvero profonde connessioni tra di noi. Ho dovuto aggrapparmi al suo flusso creativo, perché la sua arte è abbastanza difficile al primo sguardo ed ha bisogno di una lettura approfondita”. Antonia ha proseguito presentando con emozione l'approccio artistico di Sole, come viene chiamata dagli amici Alejandrina, e in questo modo ha reso fruibile e comprensibile in profondità l'opera e il mondo dell'artista. Anche quest'ultima è intervenuta per ringraziare la Fondazione San Domenico, la sua famiglia e tutti i presenti. La mostra è stata resa possibile da una serie di sinergie tra cui la collaborazione con il Centro Diocesano Gabriele Lucchi di Crema.

 

Le dimensioni spazio-temporali
Con questa mostra, l’artista vuole introdurre lo spettatore nell’intimo e fascinoso spazio delle sue creazioni, guidandolo alla scoperta delle varie fasi del suo lavoro: le sue “mappe celesti” sono opere bidimensionali, che si aprono a vari piani e livelli di lettura spazio-temporale. Lo scopo della Solares è dar corpo ai piani visuali nello spazio a tre dimensioni: planisferi, pianeti e modellini, costruiti con materiali poveri, producono un'esperienza sensoriale e spirituale ricca. Lo spazio materiale e fisico per Alejandrina non è sufficiente, lei desidera andare oltre, servendosi anche dell’etere (il web) per far interagire sé stessa e le sue creature con il resto del mondo. Un'apposita sezione testimonia il suo profondo interesse per la realtà “social web”, dove è possibile sperimentare un’innovativa operazione interattiva.

Ballon-hand-writing
Nel suo percorso di suggestive ed originali sperimentazioni, l'artista ha mantenuto alcuni capisaldi del suo lavoro, come l’innovativa tecnica denominata Balloon-hand-writing”, che si ispira alla stampa calcografica, sostituendo i mezzi tradizionali con il suo corpo “appoggiato” su di un palloncino gonfio ed inchiostrato. Anche l’uso prevalente del colore blu, come il suo rossetto, rimane nel tempo un suo tratto distintivo, uno strumento di stile irrinunciabile. A queste espressioni artistiche si aggiungono parole e segni grafici, che concorrono a definire il risultato “arte astratta concettuale”, nel significato più onnicomprensivo della terminologia e non in chiave riduttiva.

 

Le opere in mostra
Lungo il percorso espositivo è possibile ammirare ed immergersi in un planisfero 2d+3d oppure  in un fiore della vita, installazione scultorea a tutto tondo, in cui ogni petalo è una mappa e di cui i pianeti/globi sono un'evoluzione. Altro elemento chiave della mostra sono le mappe celesti, da cui il titolo dell’esposizione: una serie di stampe monotipo su tessuto, in cui si dipanano grovigli di territorio e percorsi che si uniscono a segni emozionali, materializzati da disegni crittografici, una scrittura ossessiva, una sequenza di dati, un testo cifrato, che impiglia lo sguardo e rimanda ai reticoli originari di mappe di città utopiche. Sono visibili anche opere di realtà aumentata, attraverso un video dove scorrono frasi e opere, suoni specifici e luci blu per godere di un’esperienza immersiva.

Risonanze Emotive
Durante lo svolgersi dell’evento, sono previsti anche dei momenti distinti, ma interconnessi: venerdì 7 marzo alle ore 18.00 si terrà la presentazione di un libretto d'artista ispirato alla poesia visiva, che attraverso un uso audace del linguaggio e della grafica, si propone di trasformare il lettore in un partecipante attivo, in grado di "mappare” la sua esperienza. Venerdì 14 marzo alle ore ore 18.00 il secondo appuntamento: l'artista attraverso la sua creazione, che rappresenta un "pianeta emotivo", inviterà i presenti a partecipare attivamente ad un coinvolgente esercizio, volto a cogliere l'attimo di tensione tra inspirazione ed espirazione, un'opportunità unica per esplorare le emozioni represse. La metafora, racchiusa nell'atto di "sgonfiare" il pianeta, consentirà di liberarsi dai pesi emotivi, che ostacolano il fluire delle energie in un'esperienza condivisa di liberazione e catarsi.

 

Mapping corporeo
Sabato 15 marzo alle ore 18.00 si potrà sperimentare una Performance di Riequilibrio Corporeo: l'artista si concentrerà insieme ai partecipanti sulla creazione di "mappe fisiche", un'esperienza sensoriale e interattiva che combina l'arte e la fisiologia. Grazie all'utilizzo di un nastro adesivo, la Solares stimolerà aree specifiche del viso, di chi vorrà mettersi in gioco e provare a riequilibrare soma e psiche, sperimentando una mappa personale e provando a riconnettersi con il proprio io interiore. La mostra, ad ingresso libero, è aperta al pubblico dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00, domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, fino al 16 marzo 2025.