01-02-2025 ore 17:13 | Cultura - Musica
di Annamaria Carioni

Pienone al teatro san Domenico per i Cremaschi in Riviera: beati gli ultimi perché saranno i primi

A metà febbraio, esattamente da martedì 11 a sabato 15, tornerà la kermesse canora più attesa dagli italiani: il Festival di Sanremo che, giunto alla sua settantacinquesima edizione, sembra rivivere ogni volta una nuova giovinezza. Quest'anno la conduzione è stata affidata a Carlo Conti, già padrone di casa all'Ariston altre tre volte; il conduttore toscano sarà affiancato da un numero esorbitante di ospiti: dai colleghi presentatori Antonella Clerici, Alessia Marcuzzi, Gerry Scotti e Alessandro Cattelan, ai comici come Nino Frassica, Katia Follesa e Geppi Cucciari, dalla modella Bianca Balti all'attrice Miriam Leone senza dimenticare Elettra Lamborghini, Mahmood e Cristiano Malgioglio.

 

Sanremo mania
L'arguto giornalista televisivo Vincenzo Mollica in un'intervista, rilasciata a IoDonna, disse che “Sanremo è una festa nazionale, come il 2 giugno. Unifica l'Italia”. In effetti, nessuno può sottrarsi ad una forma di partecipazione e coinvolgimento, sia in positivo che in negativo: il fronte di chi ama il Festival si prepara alle ore piccole per ascoltare le canzoni in gara e ammirare o criticare i look degli artisti; chi detesta la kermesse si accinge a contestarla e a rifuggirne la visione e i commenti al bar, in ufficio o in famiglia, nella convinzione che sia tempo sprecato rivolgere la propria attenzione ad un carrozzone mediatico fatto di ipocrisie e finzioni.

 

Cremaschi in Riviera
Anche la città di Crema subisce il fascino di questo show inimitabile: da tre anni il teatro san Domenico accoglie la serata dei Cremaschi in Riviera, a cui si collegano lodevoli iniziative benefiche. Quest'anno la manifestazione organizzata dall'associazione Crema Live Heart e dal portale Sussurrandom col prezioso sostegno dell'assessorato alla cultura del comune di Crema e della Fondazione san Domenico, si è concentrata sulle canzoni arrivate ultime o eliminate, che tuttavia in molti casi sono poi diventate dei grandi successi. La conduzione dello spettacolo, in perfetto stile sanremese, è stata affidata a Gianluca Savoldi e ad Alessandra Andreoli, eleganti, spigliati ed accattivanti, oltre che ottimi cantanti.

 

Giovani interpreti di casa
Il numeroso pubblico ha potuto ascoltare brani iconici accanto ad altri dimenticati, eseguiti da preziose giovani voci del territorio: Andrea Spinelli, cantante e bassista degli Overdreams, ha eseguito “Il giorno perfetto” di Grignani, Michele Vanelli, provetto chitarrista moscazzanese, ha suonato e cantato una bella versione al maschile del brano “Confusa e felice” di Carmen Consoli, i Chakra, trio acustico formato da Elena Nichetti, Michela Fasoli e Riccardo Filipponi hanno riproposto il motivo di Francesco Renga “Ad un isolato da te”, Chiara Violetti, con la sua voce vellutata, ha incantato con un brano di Chiara Galiazzo intitolato “Nessun posto è casa mia”. Il timbro limpido e potente di Alice Gritti ha fatto venire i brividi con “Ragazza di periferia” di Anna Tatangelo così come accorata è stata l'interpretazione dell'insegnante di canto Michela Dell'Olio, che ha regalato una rilettura musicale di “Una canzone d'amore” di Nino Buonocore.

 

Gli ospiti d'onore
La serata ha avuto diversi momenti clou, primo fra tutti per impatto emotivo l'accorato tributo, rivolto al compianto Luigi Tenco, emblema del dramma degli ultimi con il suo suicidio proprio a seguito dell'esclusione dal festival del 1967. La band I John Qualcosa, formata da Ambra Marie e Raffaele D'Abbrusco, due artisti a tutto tondo, ha commosso la platea con “Ciao, amore, ciao”. Decisamente positiva è stata la performance degli alunni della Scuola Superiore di Primo Grado Galmozzi che, insieme ai professori di musica, hanno eseguito con grande competenza due brani leggendari, quali “Donne” di Zucchero e “Il ragazzo della via Gluck” di Celentano. Gli allievi della scuola Next Level di Larry Daccò hanno innescato una scossa di allegria ed energia, ballando in mezzo al pubblico “Un ragazzo e una ragazza”, tormentone dei The Kolors.

 

Le iniziative benefiche
Non poteva mancare un momento dedicato al Centro di Riabilitazione Equestre e al centro cinofilo AbbaiAmo di Romanengo, le due realtà di volontariato, a cui gli organizzatori hanno deciso di devolvere il ricavato della serata. Enzo Basso Ricci, presidente del CRE ha ricordato che l'attività di ippoterapia con sette cavalli presso gli Stalloni di Crema, svolta grazie all'impegno di tre terapiste e di trentacinque volontari, accoglie 85 ragazzi con fragilità, mentre Alessandro Ruffini, presidente della realtà che da cinque anni si occupa di cani abbandonati, accuditi e proposti in affido, ha spiegato che vengono anche proposte attività educative e didattiche per animali e padroni.

 

Momenti intimi e gossip
Nella seconda parte della serata hanno dato vita alle due interpretazioni più raccolte Emanuele Mandelli, anima della manifestazione, che ha voluto proporre “Cerchi nell'acqua” del cantautore Paolo Benvegnù, fondatore del gruppo rock alternativo degli Scisma, e Giovanni Bressanelli, che, in compagnia della sua inseparabile chitarra, ha intonato “Mi manchi” di Simone Cristicchi. Il gossip è stato appannaggio di Stefano Mauri, che  ha ricordato la figura di Giorgio Bettinelli: uomo straordinario ed eclettico, il cantautore cremasco ha calcato due volte il palco dell'Ariston con i Pandemonium con la canzone “Tu fai schifo sempre” e nel coro di “Gianna” di Rino Gaetano. Dopo qualche accenno agli autori cremaschi, presenti a Sanremo con i loro testi, la serata si è conclusa con un brano immortale, iconico e intergenerazionale: il teatro è diventato il Roxy Bar di Vasco Rossi e tutti quanti insieme hanno cantato “Vita spericolata”.

1949