01-02-2023 ore 17:39 | Cultura - Storia
di Giovanni Colombi

La storia siamo noi. Le sorelle Andra e Tatiana Bucci a Crema per raccontare l'Olocausto

Lunedì 6 febbraio Andra e Tatiana Bucci, due tra le più piccole sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz e Marcello Pezzetti, il principale storico della shoah in Italia, saranno ospiti del Comune di Crema. La giornata vedrà nel corso della mattinata un primo incontro dedicato alle classi quinte di tutte le scuole superiori cittadine, alle ore 10 presso il Multisala Portanova, mentre di sera, alle ore 21, in sala Alessandrini si svolgerà l’incontro aperto alla cittadinanza.

 

Le testimonianze dei sopravvissuti all'Olocausto

Andra e Tatiana Bucci arrivarono al campo di sterminio nell’aprile del 1944. Scambiate per gemelle sopravvissero alla “prima selezione” e furono mandate nel “kinderblock”, dove i bambini oggetto dei disumani esperimenti di Mengele venivano internati. Riuscirono a sopravvivere, a differenza del loro piccolo cugino Sergio, che ad Auschwitz trovò la morte. Negli anni hanno deciso di raccontare la loro storia e consegnare il testimone della brutalità nazista e fascista alle giovani generazioni per fare in modo che questa terribile pagina della storia non diventi una semplice riga sui libri scolastici. Marcello Pezzetti, storico cremasco di 69 anni, è senza dubbio uno dei più importanti studiosi della Shoah. E’ stato consulente di due film premi Oscar, Schindler’s List di Steven Spielberg e La vita è bella di Roberto Benigni. E nel corso degli ultimi decenni è stato lui a guidare, nelle visite al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, pontefici e capi di Stato, ministri e vescovi ma soprattutto migliaia di giovani.

 

La rassegna

La testimonianza si inserisce all’interno della rassegna “La Storia Siamo Noi”, organizzata dall’assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili con l’aiuto del centro di ricerca Alfredo Galmozzi e del comitato di promozione dei principi della Costituzione. “Sarà una giornata intensa ed emozionante- spiega l’assessore alla Cultura Giorgio Cardile - per i giovani cremaschi e per tutta la città. Avere l’opportunità di ascoltare la voce dei testimoni delle brutalità naziste e fasciste permette di avere una consapevolezza differente rispetto a ciò che è stata la Shoah. Vogliamo costruire una generazione di cittadini che prenda il testimone della memoria e che continui ad impegnarsi quotidianamente seguendo i valori della nostra Costituzione”.

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