Passi in avanti per la variante all'abitato di Campagnola Cremasca, il by-pass sulla provinciale 19 di 2,7 chilometri, senza incroci a raso e con rotatorie (la cartina in allegato). Anche il Comune di Crema ha infatti ratificato il protocollo d'intesa stilato dall'amministrazione provinciale e già sottoscritto da Cremosano, Pianengo e Capralba; a breve, per completare il cerchio, sarà la volta di Campagnola e Casaletto Vaprio.
Crema-Capralba
Attraversando i sei Comuni interessati dal protocollo d'intesa, la Crema-Capralba “è un itinerario a valenza extra-provinciale” lungo l'asse Caravaggio-Crema che si sviluppa prevalentemente in campagna, con lunghi rettilinei e curve ad ampio raggio. La carreggiata ha una larghezza media di circa 6 metri, che si restringe fortemente nell'abitato di Campagnola, rendendo difficoltoso il transito.
Tasso di incidentalità
Le principali difficoltà vengono registrate in concomitanza col passaggio dei mezzi pesanti, che quotidianamente percorrono la strada per raggiungere il Pip di Santa Maria della Croce, a Crema. È utilizzata da numerosi mezzi agricoli per la vodagione dei fondi confinanti con la provinciale e come confermato dalle indagini condotte dal Piano provinciale della sicurezza stradale, è “medio-alto” il tasso di incidentalità.
L'Accordo del 2003
Tutto ciò ha reso necessaria la realizzazione di una variante per by-passare l'abitato di Campagnola, come sottoscritto dall'Accordo di programma del 10 dicembre 2003 tra la Provincia di Cremona ed i Comuni di Campagnola, Capralba, Casaletto Vaprio e Crema, in seguito decaduto per la mancata ratifica del Consiglio comunale di Campagnola.
Il procollo d'intesa
Lo scorso 18 marzo esponenti del Comune di Crema e della Provincia di Cremona hanno discusso dell'interesse di Reindustria a realizzare rapidamente la “tangenzialina”, che potrebbe costituire un elemento di impulso alle attività economiche della zona. Una settimana dopo, il 24 marzo, i sei comuni dell'asse cremasco della Sp 19 hanno chiesto alla Provincia di stendere un protocollo d'intesa ed un progetto preliminare dell'opera, per quantificarne il costo e poter cercare le risorse economiche necessarie.
I costi
La progettazione preliminare dell'intervento, che dovrebbe essere realizzata in circa 3 mesi, avrà un costo di circa 10 mila euro, a carico della Provincia di Cremona. Secondo l'assessore Matteo Piloni “è bene ricordare che l'attuale amministrazione ha preso l'impegno e l'ha portato avanti, sapendo bene che è complicato. La soluzione migliore sarebbe stata il completamento della Gronda nord, che la precedente amministrazione non ha voluto. È una cosa che gli imprenditori della zona di Santa Maria dovrebbero ricordarsi”.