I militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale Lodi, su disposizione del tribunale di Lodi, hanno denunciato 12 persone, sei di nazionalità egiziana e sei di nazionalità italiana, con l'accusa di frode al fisco per un ammontare di 1 milione e 700 mila euro. Diverse le provincie interessate dall'operazione tra cui anche quella di Cremona: in particolare sono coinvolte un'azienda avente sede nel capoluogo provinciale e una nel Cremasco.
Frode nel campo della meccanica
Come spiegano gli inquirenti, “l'articolato sistema di frode all’erario è stato effettuato nel comparto della meccanica generale, attraverso fittizie fatturazioni finalizzate a riportare costi non veritieri nelle dichiarazioni fiscali annuali, consentendo un illecito risparmio d’imposta. In particolare, le investigazioni, eseguite dai militari della Compagnia di Casalpusterlengo, hanno avuto origine dall'analisi di operazioni finanziarie sospette effettuate da e verso conti correnti riconducibili ad un unico soggetto, già agli arresti domiciliari per altra causa e intestatario di numerose imprese totalmente sconosciute al fisco”.
Sequestri per oltre mezzo milione di euro
“L’imprenditore non disponeva, infatti, della forza lavoro e delle attrezzature idonee ad effettuare le prestazioni lavorative relative a rilevanti operazioni commerciali, di fatto mai avvenute e riportate solo nei documenti fiscali, tutti pagati con provviste tracciabili, poi però restituite per contanti o reinvestite verso società operanti in Germania, Spagna, Francia e Belgio”. Le indagini delle Fiamme gialle hanno consentito di ricostruire il percorso del denaro e la conseguente evasione fiscale, individuando le imprese emittenti le fatture ritenute false, le società beneficiarie, tra cui le due con sede in provincia di Cremona, e i conti correnti e i beni dei titolari delle medesime. Sono stati sequestrati, su diversi conti bancari, circa 450 mila euro, oltre a 60 mila euro di quote societarie ed una autovettura di lusso intestata ad uno dei responsabili”.