29-01-2022 ore 09:28 | Cronaca - Cremona
di Gloria Giavaldi

L'impegno della scuola per la 'generazione sospesa': il convegno dell'Ufficio scolastico

Il 43,1 per cento degli studenti delle scuole superiori si dichiara poco soddisfatto delle nuove modalità di fare lezione poste in essere dalla scuola cremonese. Il 50,3 per cento evidenzia maggiori episodi di discriminazione e bullismo nel periodo emergenziale. La 'generazione sospesa' lamenta di non aver trovato interlocutori credibili con cui condividere vissuto ed emozioni. Il vuoto è stato spesso colmato dall’uso dello smartphone, dai videogames, dalla navigazione online, dall’uso dei canali social e dall’evasione in una realtà virtuale. Questo è il quadro che emerge dall'indagine promossa dall'Ufficio scolastico territoriale attraverso la distribuzione di questionari a 2699 studenti della scuola secondaria di primo grado e 6306 degli istituti superiori. Gli esiti completi verranno resi noti nel corso di un convegno organizzato presso l'aula magna del campus santa Monica a Cremona dell'università cattolica. L'appuntamento è per oggi, sabato 29 gennaio dalle ore 9.30. Sarà possibile seguire l'evento anche online cliccando qui.

 

Dispersione

A partire dall'indagine realizzata, l'obiettivo è analizzare l'impatto della situazione emergenziale sulle abitudini ed i vari aspetti della vita dei giovani studenti affinché la scuola possa formulare interventi educativi efficaci per contrastare problemi emotivi, povertà educativa, dispersione e malessere generalizzato. Sono, infatti, questi i temi che vari esponenti del mondo scolastico affronteranno nel corso della conferenza. Toccherà a Pietro Bacecchi, dirigente dell'istituto comprensivo Crema due, fare sintesi sulla difficile resilienza della scuola secondaria di primo grado. A Paola Orini, preside al Galilei, il compito di dare voce alla scuola superiore tra didattica a distanza e dispersione scolastica. Da questo punto di vista, circa Il 36 per cento degli alunni intervistati (media fra il dato della secondaria di primo e secondo grado) ritiene che almeno uno o due compagni di classe non abbiano di fatto frequentato le lezioni online. Il 4 per cento del campione ritiene, invece, ciò valga per più di 3 compagni di classe. Un dato allarmante che include una modalità di dispersione scolastica fatta di persone “scomparse” dal radar della dad, dietro videocamere spente o peggio costantemente scollegate alla loro classe virtuale.

 

Abitudini di vita

Sul benessere o malessere dei giovani sarà focalizzato l'intervento dei docenti Alex Severgnini ed Elisabetta Ferrari, rispettivamente collaboratore e referente presso l'Ufficio scolastico territoriale di Cremona per l'ufficio benessere dello studente ed educazione alla salute. Prima della pandemia una media del 5 per cento dei giovani intervistati (dato medio fra secondaria di primo e secondo grado) passava più di 7 ore connesso online, durante l’emergenza si è passati all’11,6 per cento per la secondaria di primo grado e al 20,5 per cento per la secondaria di secondo grado. La situazione emergenziale ha imposto un aumento della sedentarietà con un conseguente aumento del peso corporeo di almeno tre chili per il 14,5 per cento degli intervistati. Questo dato trova correlazione con quello riguardante l’aumento del consumo di cibi poco salutare: il 41,2 per cento degli studenti della secondaria di primo grado dichiara di aver consumato cibi poco salutari più di tre volte la settimana contro il 20,2 per cento della secondaria di secondo grado.

 

Socialità, paura e speranza

In generale, il 29,7 per cento degli studenti delle scuole superiori e 10,7 per cento dei ragazzi frequentanti la scuola secondaria di primo grado dichiara di avere problemi fisici. Gli aspetti psicologici ed emotivi e i disturbi ad essi connessi verranno trattati nel dettaglio da Elisabetta Musi docente di pedagogia generale presso l'università Cattolica del sacro Cuore. Il giovane Giacomo Bertò cercherà di spiegare come il Covid ha segnato un'intera generazione, privando della socialità. Sulla stessa linea anche l'intervento di Laurentiu Strimanu, presidente della consulta provinciale degli studenti di Cremona. Infine gli interventi di Roberta Donini e Federica Brembati si concentreranno sulle esigenze degli alunni con Bisogni educativi speciali.