28-01-2023 ore 10:10 | Cronaca - Crema
di Rebecca Ronchi

Crema: 27 gennaio tra memoria e accoglienza. L’esempio di Ernesto May, giusto tra le nazioni

La biblioteca di Crema ha ospitato la proiezione del video sulla storia di Ernesto May, gioielliere cremasco ricordato fra i Giusti fra le Nazioni, con le testimonianze di Guido Hassan, uno dei figli della famiglia aiutata da May nel 1943 ed Eva May, figlia di Ernesto. Di Eva è anche stato letto un ricordo degli avvenimenti di quei mesi, durante i quali la sua famiglia aveva protetto e nascosto in una cantina (“infestata dai topi”) in via Civerchi. Questo gesto ha permesso alla famiglia Hassan di salvarsi e di poter fuggire in Svizzera agli inizi del ‘44. Un gesto che Guido Hassan non ha dimenticato. Nel 2007, grazie alla sua domanda ufficiale, Ernesto May è stato inserito fra i Giusti tra le Nazioni.

 

Memoria e accoglienza

Il video è stato introdotto da Nino Antonaccio, presidente del centro ricerca Alfredo Galmozzi, che ha prodotto il video, mentre l’assessore Giorgio Cardile, ha ricordato l’importanza della memoria, non solo relegata al passato, ma chiave di lettura del presente e capace di costruire il futuro. Gabriele Cavallini, presidente del Comitato di promozione dei principi della Costituzione, ha sottolineato un’altra parola chiave per rileggere la giornata della Memoria e il gesto di Ernesto May: accoglienza. May ha messo a rischio la propria vita e quella della sua famiglia per permettere che altri potessero sopravvivere.

 

Il viaggio degli studenti

L’accoglienza come la memoria attiva possono essere chiavi di lettura per vivere le sfide del presente. All’incontro erano presenti molte studentesse e studenti che parteciperanno, a fine aprile, al Viaggio della memoria a Strasburgo e al campo di concentramento di Natzweiler – Struthof organizzato dalla rete scuole superiori della provincia di Cremona.

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