Semplificare i criteri di assegnazione per accelerare le procedure e tutelare le fragilità. Queste le principali linee di azione illustrate dall'assessore alla casa e housing sociale Paolo Franco. “Attualmente i criteri per assegnare gli alloggi sono numerosi, alcuni dei quali molto facili da autocertificare e molto difficili da verificare". Un esempio, può essere, quello del 'sovraffollamento' dell'appartamento, situazione difficile da definire in maniera oggettiva e ancora più da controllare”. L’imperativo è quello di semplificare. Tra gli obiettivi anche quello di portare la proposta sul tavolo dei sindacati. È intenzione dell'assessorato usare lo stesso metro anche nei confronti della morosità incolpevole. Chi si trova in stato di vera necessità "va aiutato e ci troverà sempre dalla sua parte, ma la morosità incolpevole va qualificata meglio in maniera da ridurre i margini di ambiguità".
Nuovi criteri
Altro aspetto fondamentale riguarda l'impegno a tutela delle fragilità. "Vogliamo rendere obbligatoria la riserva di case per gli sfrattati per tutti i comuni (o almeno per quelli ad alta tensione abitativa) e aumentando ancora il punteggio nei criteri di assegnazione". Particolare attenzione "verrà riservata ai padri separati, che possono trovarsi in una situazione di emergenza abitativa paragonabile a quella degli sfrattati". Secondo l'assessore Franco, il patrimonio abitativo pubblico "va valorizzato verso i bisogni delle famiglie a reddito basso e medio basso. All'interno delle graduatorie delle case popolari, le assegnazioni si concentrano intorno ai 5.000 Isee e non vanno mai oltre i 10.000. C'è una fascia di popolazione che va da 10.000 euro a 16.000 Isee che di fatto è esclusa da tutto. Può partecipare ai bandi delle case popolari ma è sempre in basso nelle graduatorie. Non è abbastanza solida per l'housing sociale né per il mercato libero. Si tratta di lavoratori dipendenti, spesso dei servizi pubblici. Persone indispensabili per la nostra comunità che sono meritevoli di tutela. Per questo le Aler oltre ai classici bandi di valorizzazione stanno sperimentando bandi per famiglie con con Isee da 10.000 a 16.000 euro".
Duecento alloggi in più
Sono previsti anche nuovi alloggi. “Contiamo di attivare ulteriori duecento alloggi. Inoltre, a breve sarà approvato un bando di circa 15 milioni per sostenere i soggetti pubblici e privati che vorranno mettere a disposizione alloggi per le famiglie con redditi medio bassi". In questo contesto si inseriscono anche i fondi per l’affitto. Regione Lombardia sta lavorando su diversi versanti. Ad esempio, aumentare fino a 3,5 milioni euro le risorse regionali per i comuni e svincolare alcune risorse non utilizzate per precedenti misure. Per poter assegnare più alloggi, è necessario proseguire nel recupero degli sfitti e per la riqualificazione del patrimonio esistente.