26-05-2019 ore 20:03 | Cronaca - Offanengo
di Ramona Tagliani

Io ci sto, autismo e tempo libero stringono amicizia. Progetto inclusivo ad Offanengo

Ad Offanengo autismo e tempo libero stringono amicizia. L’associazione Mai Stati Sulla Luna? ha presentato Io ci sto, il progetto ideato in collaborazione con la cooperativa sociale Lo Scricciolo (nell’occasione rappresentata da Eleonora Bertoni) ed il Comune di Offanengo per assicurare “uguali opportunità di svago per tutti. Anche per i bambini con disturbi dello spettro autistico e disabilità cognitive”.

 

Eliminare la diffidenza

“La nostra associazione – spiega la presidente Beatrice Schacher – è nata nel 2015 con l’obiettivo di sensibilizzare riguardo al tema della diversità. Sono mamma di una bambina autistica e, ad oggi, percepisco nei riguardi del modo di essere di mia figlia ancora troppa distanza. Per questo è cresciuta in me la volontà di costituire un progetto con l’obiettivo, da un lato, di garantire a tutti la possibilità di prendere un gelato al bar o di andare dal parrucchiere in serenità e, dall’altro, di eliminare quella diffidenza con cui spesso si guarda all’autismo”.

 

Libertà di scelta

Per questo la onlus cremasca ha dato vita ai progetti Passi a casa e Tempo diverso, curati da Ambra Nicolussi e Laura Pampallona per “dare vita ad interventi terapeutici ed educativi personalizzati e di assicurare ai genitori di ragazzi autistici e disabilità cognitive alcuni istanti di sollievo nel fine settimana. “La vita dei bambini con autismo – continua la Schacher – è abitualmente scandita da terapie, ma può diventare anche ricca di momenti di svago. Questo dipende da noi e dalla nostra voglia di fare la differenza”. Eppure anche un bambino con autismo può scegliere. Basta metterlo nelle condizioni di farlo: “Alcuni dei bambini autistici – precisano Nicolussi e Schacher – sono non verbali, dunque si può comunicare con loro attraverso delle immagini”.

 

Esperienza di vita

Il progetto partirà a settembre con incontri strutturati. Come spiega l’assessore all’istruzione Silvia Cremonesi “da tempo la nostra gente si impegna nel fare comunità. Penso, quindi, questa possa essere per tutti un’opportunità per proseguire al meglio questo impegno, apprendendo dall’esperienza di vita di queste mamme straordinarie”. La responsabile dei servizi educativi Angela Mosconi ha ribadito “il valore dell’inclusione sociale; pensiamo questa possa essere un’occasione per alimentare quella cultura inclusiva, necessaria per imparare a trattare la diversità con normalità, bandendo qualsiasi forma di pietismo”.