26-03-2018 ore 20:49 | Cronaca - Dal cremasco
di Lidia Gallanti

Polo della cosmesi, il Cremasco si apre al mondo. In arrivo una rivista e la nuova sede

Quaranta aziende e duemila metri quadrati di visibilità per entrare nell’olimpo dell’industria della bellezza. A una settimana dal Cosmoprof Worldwide, il Polo della Cosmesi continua a crescere. Oggi l’associazione riunisce una settantina d’imprese lombarde specializzate. Sette si sono aggiunte solo nell’ultimo anno, a confermare l’attrattività del polo tecnologico e l’esigenza di un distretto industriale di nuova generazione. Un cluster, per accrescere cooperazione, visibilità e valore sul mercato internazionale, dove per le aziende cremasche il fatturato legato alle esportazioni si attesta tra il 60 e il 70 per cento.


Una vetrina al Cosmoprof
Nel 2005 la prima partecipazione alla fiera internazionale di Bologna. Oggi la presenza del Polo è una riconferma, la collettiva una novità: “per la prima volta abbiamo avuto uno spazio dedicato a tutte le aziende – spiega il presidente Matteo Moretti – per loro è stata allestita un’area specifica nel padiglione 15, organizzata con spazi comuni e uno stand per ogni marchio presente”. Una chance preziosa per le imprese di minori dimensioni, finora escluse da manifestazioni di calibro internazionale. La nuova location ha concesso maggiore visibilità e contatto con il pubblico della fiera, in maggioranza composto da imprenditori, acquirenti e addetti al settore.

 

Innovation day e una rivista del Polo
Negli ultimi anni la filiera cosmetica si è estesa oltre i confini territoriali, agganciando aziende di Bergamo, Milano e altre province limitrofe. “La rete cresce grazie ad eventi come l’Innovation day, organizzato nel mese di ottobre. Stiamo già lavorando alla terza edizione”. Tra le novità in cantiere, “una rivista dedicata al Polo: sarà un cartaceo con due uscite annuali in corrispondenza del Cosmoprof e dell’Innovation day. Interviste, fotografie e redazionali, in italiano e inglese, per raccontare le aziende e promuovere il network della cosmesi".

 


Il futuro tra cosmesi e meccatronica
Tra i primi obiettivi, la formalizzazione del cluster territoriale. “Il rapporto con la regione è fondamentale per porre le condizioni di base e classificare la realtà locale”. Un tema strettamente connesso al discorso universitario, “poiché il cluster prevede investimenti sulla formazione di settore, che potrebbe trovare sede presso il polo universitario di via Bramante”. Gli incontri continuano a ritmo serrato: “Cosmesi e meccatronica sono i settori di maggiore attività e interesse. Occorre un effettivo confronto con il mondo dell’imprenditoria e dell’istruzione per valutare se ci sono numeri e interesse”.
 

'L'opportunità di cambiare'
Il primo passo verso l'università potrebbe essere proprio il trasferimento del Polo: “stiamo cercando una nuova sede, che sia più rappresentativa". In via Bramante lo spazio non manca: "se possibile ci sposteremo al più presto, senz’altro entro il 2020”. L’anno in cui scadrà la convenzione con la Statale di Milano, entro il quale definire il futuro dell'ateneo. “Il tempo non manca - conclude Moretti - ma occorre prepararsi all’opportunità di fare qualcosa di diverso, più mirato, strettamente legato al territorio”.