25-11-2020 ore 19:33 | Cronaca - Crema
di Rebecca Ronchi

Crema. Comitato Priorità alla scuola, venerdì la protesta dei genitori in piazza Duomo

“I genitori di Crema del Comitato priorità alla scuola”, nell’ambito dell’omonimo Comitato nazionale, hanno organizzato una manifestazione di protesta per venerdì 27 dalle 9 alle 11 in piazza Duomo a Crema”. Come spiegano Cristina Soave, Elisabetta Arpini e Gabriella Bravi, “al pari di altrettante manifestazioni che si sono già tenute nelle scorse settimane e si terranno il prossimo fine settimana in varie città d’Italia, il Comitato vuole richiamare l’attenzione di cittadini ed istituzioni, locali, regionali e nazionali, sulla questione Dad, chiedendo la riapertura della scuola “in presenza” e ribadendo a voce alta che le scuole devono essere le ultime a chiudere – solo in caso di estrema necessità – e le prime a riaprire in sicurezza.

 

Trasporti e tracciamento

“Il Comitato chiede che governo, regioni ed amministrazioni locali lavorino affinché tutte le scuole rimangano aperte o siano riaperte: in presenza, sicurezza, continuità, ripristinando per tutti i ragazzi e ragazze quel diritto all’istruzione che la Didattica a distanza non garantisce, procedendo a pianificare le condizioni che permettano di raggiungere le scuole in sicurezza, senza doversi affollare sui mezzi di trasporto e con l’istituzione di un sistema di tamponi e tracciamento rapido dedicato alle scuole. Senza la scuola non c'è la salute della collettività perché tra i banchi di scuola si forma la capacità di confronto e comunicazione interculturale, che è la base della coesione sociale, insieme a quello spirito critico che è il presidio della democrazia”.

 

Buone pratiche di comportamento

Nel volantino allegato alla comunicazione del presidio, ai partecipanti viene ricordato “sarà necessario tenere buone pratiche di comportamento per prevenire il contagio da Covid-19, vi chiediamo pertanto di osservare il distanziamento obbligatorio di un metro tra persone e nuclei familiari, di indossare la mascherina e di non creare assembramenti”.

1658