Arrivato il freddo, per molte persone passare la notte diventa una questione di sopravvivenza. Lunedì 28 ottobre la Caritas Crema riapre il rifugio san Martino. Attivo dall’autunno-inverno del 2013 è un servizio che la diocesi di Crema mette a disposizione di persone senza fissa dimora. Persone che vivono in condizioni di povertà e profondo disagio. Il rifugio è in via Civerchi, nel palazzo ex Artigianelli. Nell’appartamento al primo piano sono stati installati 18 posti letto: "oltre a dormire al caldo, è possibile fare una doccia, trovare bevande calde e condividere la prima colazione. Soprattutto – sottolineano gli operatori della Caritas - di essere accolti con calore umano dai volontari, che si prendono cura della struttura”.
Povertà estrema
“Da sette anni a questa parte – spiega Massimo Montanari, referente del servizio Caritas – il rifugio san Martino dà una risposta a situazioni di povertà estrema in cui versano sia stranieri che vivono nel nostro territorio, sia cittadini cremaschi che si trovano senza un lavoro e una casa, oppure che senza la capacità o la possibilità di uscire da questa difficile condizione”. Per accedere al rifugio è necessario un colloquio presso il Centro di ascolto diocesano alla Casa della Carità in viale Europa 2, o alla Casa d’Accoglienza Giovanni Paolo II in via Toffetti 2, oppure direttamente in via Civerchi, all’apertura del “dormitorio” dalle ore 20 alle 22.
Accoglienza e reinserimento
“Oltre a offrire la possibilità di dormire in un letto, al riparo dai rigori dell’inverno – aggiunge Montanari – l’accoglienza aiuta queste persone a sentirsi meno sole, stabilendo relazioni umane attraverso il dialogo e la condivisione di un tè caldo. E viene inoltre data la possibilità, a chi lo desidera, di cercare un’opportunità di uscita dalla situazione di bisogno, venendo ‘preso in carico’ e accompagnato in un percorso più strutturale all’interno dei progetti di accoglienza e di reinserimento sociale della Casa della Carità.”