Buona Stampa di Crema, forti preoccupazioni per la situazione economica. Fondata nel 1921, ente benemerito per la crescita culturale del cremasco, ora rischia la chiusura
Da qualche giorno, nella nostra città circola con insistenza la voce d'una imminente vendita della Buona Stampa a causa di debiti protratti da anni. La Buona Stampa è nata dopo la prima guerra mondiale dall'intuizione di sacerdoti e laici attenti alle tematiche emergenti che volevano leggere alla luce della fede e della dottrina sociale della chiesa, tramite la diffusione di libri e giornali adeguati.
Centro unificatore
Era il sostegno culturale dell'Azione Cattolica e centro unificatore di tutta la stampa diocesana. Per stampare in proprio e promuovere la diffusione di testi di carattere locale, il vescovo Minoretti - in seguito cardinale a Genova, dotato di notevole formazione teologica e di ampie vedute - suggerì anche l'utilizzo di una tipografia e di una cartoleria.
Gli Artigianelli
Nel 1953 la tipografia passò in gestione agli Artigianelli di via Civerchi, mentre la Società Buona Stampa mantenne il negozio di libreria e cartoleria, cui si aggiunse l'oggettistica religiosa: corone del rosario, quadretti, ricordi per le varie ricorrenze della vita cristiana quali battesimi, cresime, prime comunioni e matrimoni.
Dopo il Concilio II
Lo scopo delle varie attività non era di lucro o di guadagno, quanto d'investimento per migliorare la stampa diocesana e diffonderla in modo più capillare ed adeguato alle crescenti esigenze del territorio cremasco. Alla fine del Concilio Vaticano II, 1965, un gruppo di azionisti - laici e sacerdoti - legati all'Azione Cattolica hanno rilevato la Buona Stampa; il loro progetto, oltre ad una maggiore efficienza economica, mirava alla propagazione del messaggio del Vaticano nei suoi vari documenti nelle parrocchie della Diocesi.
Ideale di promozione cristiana
Con la donazione munifica e generosa del vescovo Carlo Manziana nel 1979, il locale di via Mazzini è stato sottoposto ad una radicale trasformazione per renderlo più funzionale e decoroso. Il 20 settembre del 1980, con una solenne celebrazione è stata inaugurata la nuova sede. A memoria dell'evento, una lapide recita: Alla comunità è affidato questo ideale di promozione cristiana.
La grave perdita
La Buona Stampa rappresenta un grande punto di riferimento per la conoscenza e l'approfondimento del messaggio cristiano, con particolare attenzione alla letteratura per bambini e ragazzi. Oltre alla funzione di cancelleria, un vastissimo assortimento di oggetti religiosi forniti dalle varie case e ditte specializzate, risponde alle esigenze ed alle richieste di tanti cittadini. La sua chiusura sarebbe una grave perdita, porterebbe ad impoverire la città ed il territorio, in un momento in cui è forte l'esigenza di una solida riflessione umana e cristiana.