24-06-2024 ore 14:27 | Cronaca - Crema
di Giulia Tosoni

'Crema città non ciclabile, con piste invase dalle auto, segnaletica farlocca e archetti inspiegabili'

Crema è una città “non ciclabile”. É quanto emerso dalla valutazione fatta dalla sezione cremasca Crèma ‘n bici dell’Associazione per il rilancio della bicicletta A.Ri.Bi. Lo scopo del documento è quello di fornire al comune, una serie di indicazioni per migliorare il livello di ciclabilità della città. Nella giornata di sabato 22 giugni, l’A.Ri.Bi ha permesso ai cittadini di consultare l’analisi in piazza Duomo. Il risultato? Molti cremaschi hanno concordato con i dati e hanno chiesto di poterla sottoscrivere. Inoltre, sono state aggiunte ulteriori segnalazioni circa varie problematiche. Nonostante le varie inizaitive proposte dal comune per promuovere l'uso della bicicletta, i dati e i cittadini dipingono la città come "nemica delle bici".

 

I documenti mancanti

Per fare un’analisi completa, l’associazione ha chiesto all’assessore alla mobilità Franco Bordo, in un incontro svoltosi a maggio, una serie di dati per avere un report obiettivo. É stato richiesto lo storico degli incidenti stradali, il numero delle sanzioni per divieto di sosta e per infrazione dei limiti di velocità, il livello di inclusività delle piste ciclabili e l’ubicazione delle zone 30 nella città. Nonostante l’assenza dei documenti richiesti, A.Ri.Bi ha avuto modo di rilevare una serie di criticità grazie alle segnalazioni dei cittadini.

 

I parametri della valutazione

Per valutare il grado di ciclabilità di una città, vengono usati parametri come: l’estensione delle piste ciclabili e il loro relativo stato di usura e manutenzione. La presenza di segnaletica e di percorsi per il ciclo turismo, nonché la pianificazione della mobilità sostenibile. La sezione Crèma ‘n bici, ha voluto applicarne ulteriori, oltre a quelli classici. Primo tra tutti l’adozione e lo sviluppo di un piano urbano, la nomina di un mobility manager e l’implementazione di uno strumento informatico capace di governare la gestione della rete delle piste ciclabili.

 

Le criticità emerse

Dalla valutazione è emersa una forte criticità delle infrastrutture relative alla ciclabilità, come la presenza di archetti che impediscono il passaggio ad alcune tipologie di velocipedi, piste ciclabili usate dalle automobili come parcheggi, vie cittadine a rischio per i pedoni e cartellonistica farlocca. Non sono mancate all’appello le ciclovie trasformate in percorsi pedonali e le presenze di attraversamenti pedonali al posto di quelli ciclopedonali.

2012