Una delegazione dell’Associazione Radicale Fabiano Antoniani, rappresenta delle istituzioni di Cremona e Crema, oltre che dalla cittadinanza, si è recata nuovamente in visita ispettiva alla casa circondariale Ca’ del Ferro di Cremona per incontrare la nuova direttrice Antonicelli e la comandante Tognali. In visita la consigliera comunale e presidente della commissione politiche sociali di Crema, Teresa Caso, il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Giuseppe Torrisi. Insieme a loro la consigliera comunale di Cremona Fabiola Barcellari, il segretario di Italia Viva Cremona Ivan Fumagalli e Il presidente del comitato di quartiere Zaist Giulio Ferrari.
I numeri attuali
I numeri continuano a dipingere una situazione di sovraffollamento, con 544 detenuti su una capienza regolamentare di 394, di cui 440 definitivi. Numerosi detenuti soffrono di ansia e depressione e in 367 sono affetti da tossicodipendenze. “La mancanza di sotto ufficiali e alti gradi di polizia penitenziaria rende difficile le importanti attività di coordinamento dei reparti e la gestione di orari serali”, dichiara Vittoria Loffi, segretaria dell’Associazione e consigliera comunale a Cremona: “le progettualità sono molteplici e tutte indirizzate verso il reinserimento lavorativo di detenuti in Art. 21 o semiliberi. Da questa visita emerge più forte che mai la necessità di attivarsi dall’esterno, per riuscire a mantenere viva una connessione con la cittadinanza e far comprendere al mondo lavorativo fuori dalla casa circondariale che il reinserimento sociale del reo è possibile. Serve l’aiuto di tutti”.
‘Serve dialogo con il territorio’
“Rispetto alle visite condotte fino ad ora come Associazione Radicale, possiamo confermare che i numeri della casa circondariale mostrano una linearità. Tuttavia, l’aumento di detenuti tossicodipendenti non può che preoccuparci”, sottolinea la presidente dell’Associazione e consigliera comunale a Crema Nancy Pederzani. “Il dialogo con la direttrice e la comandante è stato sicuramente proficuo e in pieno spirito di collaborazione. Serve continuare a collaborare con tutti i territori, dalla cittadinanza alle amministrazioni, non solo con Cremona che ospita geograficamente la casa circondariale, ma anche con il cremasco. Ho molto apprezzato la disponibilità dei miei colleghi in consiglio, Caso e Torrisi, ad accogliere il mio invito a unirsi alla visita”.