Per quanto concerne l’abuso di sostanze, siano alcolici o stupefacenti, la quotidianità insegna che non bisogna mai abbassare la guardia. La prevenzione, alla quale devono partecipare tutti, gioca un ruolo fondamentale. A partire dal novembre del 2014, a Crema il consumo e la somministrazione di alcolici ai minori è vietata da un’ordinanza del sindaco. Come spiega il maggiore Giancarlo Carraro, il provvedimento è stato emesso “su sollecitazione delle forze dell’ordine”.
Tavola rotonda
Nel dicembre dello stesso anno il Comune ha organizzato una tavola rotonda e sensibilizzato le associazioni di categoria “per contenere il fenomeno del binge drinking”, ovvero l’ingestione di grandi quantità di alcolici in un arco di tempo molto ristretto. Le conseguenze sul fisico sono drammatiche e nel territorio cremasco ha avuto come conseguenza il ricovero di molti minori per coma etilico e svariati incidenti stradali.
Problema territoriale
“Poichè l'alcol era ed è un problema territoriale e non riguardava unicamente la città di Crema”, ricorda Carraro, “ho coinvolto i sindaci dei Comuni della cintura cremasca e l’ordinanza che vieta la “vendita o cessione ai minori di alcolici” è stata adottata anche dai Comuni di Cremosano, Montodine, Pianengo e Ripalta Cremasca”. In particolare è stato giudicato “positivo il fatto che l'ordinanza prevenisse non solo l'abuso di alcol ma anche tutte le azioni correlate, come l'abbandono di bottiglie o bicchieri, talvolta utilizzati come strumenti per compiere violenze: risse, imbrattamenti ed atti vandalici”.
“Alcolici a fiumi”
Venendo all’attualità, “nei primi giorni della scorsa settimana ha iniziato a girare sui telefonini dei giovani studenti cremaschi un messaggio che conteneva un invito ad una serata di inaugurazione per sabato 20 di un locale ristrutturato in centro Crema”. Il messaggio spiegava che “si sarebbero somministrati alcolici “a fiumi” anche ai minorenni”. I carabinieri e la polizia locale hanno quindi svolto “a partire dalle ore 22 un servizio preventivo davanti al locale”.
Le associazioni di categoria
Il risultato è stato che “la maggior parte degli avventori, tra cui molte decine di minorenni hanno deciso di uscire dal locale evitando così problemi ben più seri”. I carabinieri stanno contattando uno ad uno “i rappresentanti delle categorie di esercenti per invitarli a sensibilizzare nuovamente i propri iscritti al rispetto degli accordi sottoscritti con il Comune di Crema per evitare che simili situazioni abbiano a ripetersi. Nei prossimi fine settimana, comunque, verranno ripetuti i controlli in collaborazione con la polizia locale di Crema”.