23-12-2014 ore 12:40 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Attivato il semaforo sonoro della Gronda Nord. L'assessore Bergamaschi: "una città a misura di tutti"

Un clic sul telecomando ed il semaforo per le macchine si accende. Pochi secondi, poi da verde passa a rosso e Davide – ma come lui anche gli altri diversamente abili che faranno richiesta del telecomando – può attraversare la strada, aiutato dal suo cane guida Diva e dal segnale acustico che accompagna il passaggio pedonale. È in azione da qualche giorno il nuovo semaforo sonoro installato nelle adiacenze della rotonda tra la Gronda Nord, via Boldori e via Treviglio.

 

Crema città civile
“Crema deve e vuole essere una città a misura di tutti – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Bergamaschi – è una chiara scelta di campo in favore della civiltà. Come una democrazia è tanto più tale quanto più riesce a tutelare le minoranze, una città à tanto più civile quanto più si dimostra attenta ai bisogni dei suoi figli più vulnerabili”.

 

L’autonomia ritrovata
“Questo, pertanto – prosegue Bergamaschi – è un bel giorno per Davide, che può riacquistare autonomia nei suoi spostamenti in città, per Davide e per tutte le persone con difficoltà motorie che presenteranno richiesta presso l’amministrazione per la consegna del telecomando per la chiamata semaforica. È un bel giorno anche per Crema, che ha saputo prestare sincero ascolto e scoprirsi attenta e solidale, trovando lo slancio per predisporre una soluzione tecnica per l’attraversamento pedonale in sicurezza inedita in città e certamente innovativa su tutto il territorio nazionale”.

 

Le criticità della Gronda Nord
L’impianto semaforico non sarà attivabile da tutti. “La Gronda Nord – ha specificato l’assessore – è una strada di viabilità primaria, una tangenziale con un flusso veicolare significativo e per tale motivo inadatta a sopportare la continua interruzione che conseguirebbe all’attivazione del semaforo da parte di qualsiasi pedone o ciclista”.

 

Il dovere morale
“Il problema di Davide andava risolto. L’ho avvertito come un dovere morale cui non era possibile sottrarsi, l’abbiamo risolto ed il suo sorriso non può che generare il mio. Vederlo felice mi ha reso felice; la città di Crema – ha concluso Fabio Bergamaschi – si è scoperta solidale e questo non può che essere un fatto molto positivo”.

 

L’obiettivo raggiunto
“Sono contento – ha commentato Davide Cantoni – di aver raggiunto un obiettivo inseguito da tempo. È stato un po’ assurdo dover aspettare circa due anni e mezzo per una cosa indispensabile ma sono  contentissimo di poter andare in Crema e tornare a casa da solo, in autonomia”. 

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