ultimo aggiornamento ore 19:19
Due dipendenti pubblici, che da luglio 2022 a dicembre 2023 erano in servizio presso l'ufficio ragioneria dell'Unione lombarda Terre di Pievi e Castelli, sono stati denunciati dai militari della Guardia di Finanza di Cremona con l'accusa di frode.
La frode
Le indagini attraverso perquisizioni, acquisizioni documentali, indagini bancarie, interrogatori di persone informate sui fatti, oltre all’interrogatorio delle due persone indagate che hanno ammesso la frode, hanno portato a ricostruire le modalità della frode che si realizzava attraverso la predisposizione e firma digitale di diversi mandati informatici di pagamento, con accredito diretto sui conti correnti personali, simulando nelle causali di pagamento la presenza di crediti Irpef inesistenti o altri crediti non spettanti.
Il rinvio a giudizio
Come spiegano gli inquirenti, “gli indagati hanno spontaneamente restituito i 93 mila euro sottratti all’Unione lombarda Terre di Pievi e Castelli, che sono stati già recuperati e versati nelle casse di tesoreria dell’ente pubblico. Le attività d’indagine delle fiamme gialle si sono concluse con la richiesta di rinvio a giudizio degli indagati, in attesa dell'udienza preliminare da parte del tribunale di Cremona”.
