22-10-2015 ore 14:20 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema, Fondazione S. Domenico. Ombretta Cè: “il Cda ha ben operato, senza contributi pubblici statali nè regionali”

“Vorrei prima di tutto fare alcune precisazioni: il mio nome non è mai stato in ballottaggio, nel consiglio comunale, con quello di Gianmario Donida per il posto di consigliere nel cda della fondazione perchè da subito il rappresentante del centrodestra era Donida e solo lui. Io – spiega Ombretta Cé - eventualmente speravo, non lo nego speravo, di essere riconfermata come rappresentante di Scrp, invece il Cda della stessa ha scelto un'altra persona a rappresentarla per il prossimo triennio”.

 

In 15 anni

Rispondendo alle critiche mosse da alcuni esponenti politici durante l'ultimo consiglio comunale, Ombretta Cé spiega che “dalla nascita la Fondazione San Domenico, di cui io mi onoro di aver fatto parte per ben 15 anni, ha visto alternarsi 3 presidenti e diversi consiglieri, ma mai nessuna forza politica nel passato ha voluto pretestuosamente criticarne l'operato per sostenere il proprio nuovo rappresentante. E questo perchè, dati alla mano, tutti i Cda hanno ben operato, nonostante negli anni i contributi dei soci, Comune in primis, siano andati sempre diminuendo e ancora nonostante la Fondazione abbia dovuto assumersi anche l'onere e l'onore di gestire l'istituto musicale Folcioni”.

 

L'ultimo triennio

“Riferendomi specificatamente all'ultimo triennio, tralasciando l'episodio del direttore artistico, con la querelle del bando/non bando - e a questo proposito chi è senza peccato scagli la prima pietra, perchè anche chi critica dovrebbe “guardare nell'armadio” e dichiarare che i propri rappresentati sono amici degli amici eccetera - posso dichiarare senza tema di smentita che la gestione non è stata affatto fallimentare, anzi. I bilanci economici sempre con il segno più, il gradimento del pubblico molto alto, gli alunni Folcioni in numero costante o in crescita ci dicono che il cda della Fondazione ha ben operato”.

 

Sponsor

“Alcuni sponsor si sono ritirati: è vero, ma non certo per colpa dei consiglieri, alcuni infatti sono quegli sponsor istituzionali che non compaiono neppure più come veri soggetti politici. Sfido a questo proposito i detrattori a guardare i bilanci delle altre fondazioni teatrali e culturali perchè poche riescono a sopravvivere come la nostra senza contributi pubblici statali nè regionali eppure a presentare dei bilanci e dei risultati come quelli della Fondazione San Domenico. Chiudo ringraziando chi mi ha permesso di vivere questa bella esperienza e auguro ai nuovi amministratori di saper operare almeno come abbiamo fatto noi, modestia a parte”.

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