22-08-2024 ore 12:58 | Cronaca - Dalla provincia
di Riccardo Cremonesi

Contrasto al lavoro irregolare in provincia: 17 denunce e sanzioni per oltre 90 mila euro

Nei giorni scorsi i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Cremona, insieme ai colleghi dell'Arma provinciale, hanno controllato 18 aziende del territorio nell'ambito del contrasto del lavoro irregolare e al caporalato. Complessivamente sono stati denunciati 17 datori di lavoro, sette aziende sono state sospese e sono state emesse sanzioni per oltre 90 mila euro.

 

I controlli nel Cremasco

In particolare è stato denunciato il titolare di un’azienda edile operante nel Cremasco per aver impiegato tre lavoratori su tre in “nero”, sprovvisti oltretutto di regolare permesso di soggiorno, e per diverse gravi violazioni in materia di sicurezza: mancanza del piano operativo sicurezza, cadute dall’alto, mancanza del Pimus e impianto elettrico non conforme. Nei suoi confronti, oltre alla denuncia, sono state emesse sanzioni per oltre 25mila euro e sospesa l’attività imprenditoriale. Analoga situazione per un’azienda operante nell’alto Cremasco che adoperava la manodopera in “nero” di due lavoratori stranieri, sprovvisti del permesso di soggiorno, e in assenza del documento di valutazione dei rischi. Anche per questa impresa è stato adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e sono state comminate sanzioni per circa 20mila euro.

 

Denunciate 10 attività commerciali

Denunciati inoltre i titolari di altre 10 attività commerciali della provincia per violazioni in materia di sicurezza. Le violazioni maggiormente contestate sono state: l’omessa redazione del documento di valutazione dei rischi, l’assenza dei corsi di formazione dei dipendenti, l’omesso aggiornamento del documento valutazione dei rischi e l’installazione di sistemi di videosorveglianza non autorizzati. Per tre di queste aziende è stato adottato il provvedimento di sospensione per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro. Nel complesso, su 38 lavoratori controllati, cinque sono risultati in “nero” e 12 sono risultati irregolari per non aver svolto i corsi di formazione. In totale sono stati contestati importi pari a 20 mila euro di sanzioni amministrative e 43 mila euro per ammende.

 

Verificate sei aziende agricole

Nell'ambito dei controlli sono state ispezionate sei aziende agricole dislocate nelle tre macro aree della provincia cremonese. Cinque sono risultate irregolari ed in due casi si è proceduto alla sospensione dell’attività per gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Le verifiche condotte su 44 posizioni lavorative hanno fatto emergere profili di irregolarità per ben 10 lavoratori; complessivamente sono stati denunciati cinque datori di lavoro e contestati importi pari a 10 mila euro per sanzioni amministrative e 18 mila euro per ammende. Tra le più frequenti irregolarità riscontrate vi sono il mancato invio dei lavoratori a visita medica preassuntiva obbligatoria ed a quella prevista dal programma di sorveglianza sanitaria, la mancata redazione o il mancato aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, l’omessa valutazione del rischio in materia di microclima, l’omessa frequenza di corsi di formazione e di aggiornamento a favore dei lavoratori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro nonché l’impiego di lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno.

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