22-07-2014 ore 13:10 | Cronaca - Dalla provincia
di Ramon Lombardi

Soresina. Il Nuovo Robbiani diventerà POT, Lena: “anticipano l’imminente riforma del sistema sociosanitario lombardo"

Nella giunta di venerdì 18 luglio Regione Lombardia ha dato il via libero definitivo alla sperimentazione che vedrà il Polo Sanitario Nuovo Robbiani di Soresina come uno dei primi ospedali in Lombardia a trasformarsi in POT (Presidio Ospedaliero Territoriale). La conferma arriva dal consigliere regionale della Lega Nord Federico Lena che spiega: “Soresina è uno dei primi quattro POT sperimentali di Regione Lombardia, che di fatto anticipano uno dei cardini dell’imminente riforma del sistema sociosanitario lombardo”.

 

Riqualificazione dei piccoli ospedali

“Il POT – prosegue Lena- sarà un mini ospedale gestito dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ovviamente in forma aggregata, nelle ore diurne e dalla continuità assistenziale in quelle notturne, con il supporto dell’infermiere di famiglia e delle altre professioni sanitarie e socio sanitarie, oltreché dagli specialisti ospedalieri. La regione ha stanziato cifre importanti per la riqualificazione dei piccoli ospedali che saranno appunto destinati a curare quei pazienti che hanno bisogno di assistenza continua, ma non delle prestazioni specialistiche di un grande ospedale. Si tratta per lo più di malati cronici come diabetici, cardiopatici, anziani con problemi respiratori, persone in dialisi. Soprattutto, pazienti che spesso si rivolgono al pronto soccorso senza però averne effettivamente bisogno”.

 

Prestazioni ambulatoriali specialistiche

“In particolare – conclude - ricomprenderà varie attività, modulate in maniera diversificata in funzione delle esigenze epidemiologiche del territorio: si andrà dalle prestazioni ospedaliere, con i reparti di base in funzione dell’esigenza territoriale alle prestazioni ambulatoriali specialistiche, con professionisti provenienti dall’ospedale specialistico di riferimento, passando per le prestazioni diagnostiche di base o di media intensità, alle prestazioni di pronto soccorso riferite ai codici bianchi e verdi fino alla gestione dei ricoveri subacuti, postacuti o riabilitativi, al supporto alle attività prettamente sociosanitarie e sociali di pertinenza degli enti locali e alla presa in carico dei percorsi gestionali della cronicità”.

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