22-06-2024 ore 19:20 | Cronaca - Dalla provincia
di Riccardo Cremonesi

Immigrazione in provincia di Cremona: 5500 controlli, 18 espulsi, 76 revoche, 300 rifugiati

“Per il personale della questura di Cremona gli ultimi mesi si sono rivelati particolarmente intensi nell’ambito dell’attività di contrasto all’immigrazione clandestina e alla verifica della sussistenza dei requisiti per poter soggiornare regolarmente in Italia”. Come spiega il commissario capo Claudia Vismara, “tra soggetti rintracciati sul territorio, scarcerati e coloro che, senza requisiti, si sono presentati allo sportello di corso Vittorio Emanuele per il rilascio di un titolo autorizzatorio al soggiorno, 18 persone hanno ricevuto il decreto di espulsione”. 

 

Violenze e maltrattamenti

“Si tratta di persone di diverse nazionalità, fra le quali Gambia, India, Marocco, Ecuador, Nigeria, Egitto, Albania e Costa D’Avorio. Si sono resi responsabili di reati particolarmente esecrabili quali violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, tentato omicidio, lesioni personali, rapina aggravata, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. Molto prezioso si è rivelato l’operato della terza sezione, esecuzione provvedimenti amministrativi, che ha consentito di trasferire le persone nei centri di permanenza per il rimpatrio di Milano Corelli, Roma Ponte Galeria e Gorizia Gradisca D’Isonzo”.

 

Gravi precedenti

“In un’ottica di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica – prosegue la dottoressa Vismara - è significativo il risultato raggiunto con il rimpatrio di un cittadino egiziano, su mandato del magistrato di sorveglianza di Mantova. L’uomo aveva alle spalle numerose condanne per violenza sessuale e per reati contro il patrimonio”. Altri cinque cittadini stranieri hanno ricevuto l’ordine dal questore di Cremona di “lasciare entro sette giorni l’Italia, mentre altri quattro sono stati sottoposti alla misura alternativa del trattenimento del passaporto con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per il tempo strettamente necessario alla rimozione degli impedimenti per l’accompagnamento in frontiera”.

 

Migliaia di controlli

Dall’inizio dell’anno sono stati effettuati 5500 accertamenti nell’ambito del rilascio del permesso di soggiorno: in 76 casi i permessi sono stati revocati. I provvedimenti sono stati adottati per motivi diversi: “assenza dal territorio nazionale, motivi giudiziari oppure autorizzazioni ottenute in maniera fraudolenta”. Particolarmente serrata l’attività della sezione dedicata all’accoglimento delle istanze volte al riconoscimento dello status di rifugiato: ad oggi sono circa 300 gli extracomunitari ad aver formalizzato la richiesta. Dal mese di gennaio 2024 sono in attesa del riconoscimento della competente commissione territoriale”.  

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