21-03-2020 ore 12:06 | Cronaca - Cremasco
di Giovanni Colombi

Cremasco. Le difficoltà dei medici di base per l'assistenza degli ammalati a domicilio

Con una lettera inviata ai direttori dell'Ats Val Padana e dell'Asst di Crema, il presidente dell'Ordine dei Medici di Cremona, Gianfranco Lima ed i sindaci dell'Area Omogenea Cremasca evidenziano le problematiche che quotidianamente i medici di base affrontano per assistere gli ammalati al proprio domicilio.
 

Le principali criticità
“Difficoltà – come riporta la lettera - che ogni giorno si acuiscono per il rinvio al domicilio di pazienti critici che non vengono ricoverati o dimessi precocemente. Abbiamo quindi preso l’iniziativa di confrontarci in via telematica su questo tema con il presidente dell’Ordine di Medici della provincia e con il rappresentante dell’Ordine dei Medici per la medicina generale. Da questo confronto sono emerse le gravi difficoltà e i pericoli che stanno affrontando questi medici dopo ormai un mese dall’inizio dell’epidemia: dispositivi di protezione individuale (Dpi) arrivati in ritardo e del tutto insufficienti e inadeguati; mancanza di coordinamento tra 118, 112, numero verde e medici di medicina generale; mancato ricovero di pazienti che presentano sintomi importanti e che vengono rinviati a domicilio. Nessuna informazione viene data al medico di base circa lo stato di salute o comunque il reparto di ricovero dei propri pazienti. Queste sono alcune delle principali criticità che i medici riscontrano quotidianamente”.

 

Necessario un coordinamento

Alla direzione generale dell’Ats Val Padana viene chiesto di costituire un tavolo di lavoro permanente (presieduto dal direttore generale dell'Ats o da un suo incaricato, dalla direzione sanitaria della Asst di Crema, da un rappresentante dei sindaci, da un rappresentante dell’Ordine dei Medici, da una rappresentante dei Mmmg, da un rappresentante dei Medici ospedalieri, dai rappresentanti dei Servizi Sociali) per "un’azione di coordinamento per gestire al meglio l’epidemia". Il coordinamento servirà ai medici per "eguire in maniera continuativa al domicilio i pazienti risultati positivi e sintomatici o dimessi, monitorando costantemente le loro condizioni di salute".

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