I carabinieri di Pandino, su ordine del tribunale di Cremona, hanno sottoposto un uomo, quarantenne residente nel Cremasco con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai genitori. La disposizione è stata emessa in seguito all'indagine dei militari avviata dopo la denuncia presentata dai genitori.
I maltrattamenti
Come spiega il tenente colonnello Girardi, “nell’ultimo anno e mezzo, il figlio, spesso in stato di alterazione legato all’abuso di stupefacenti, ha tenuto un comportamento aggressivo e prepotente, comportando un deciso peggioramento delle relazioni tra familiari: continue richieste di denaro per acquistare lo stupefacente, appostamenti lungo le vie del paese per intercettare i genitori, offese in pubblico e minacce di morte, culminate anche in atti di violenza nei loro confronti e verso beni mobili. Pochi giorni fa l’ultimo episodio che ha portato i coniugi a presentare una nuova denuncia: il figlio ha aggredito il padre che si è rifiutato di consegnargli del denaro, procurandogli delle lesioni con calci e pugni e rombendo un tavolo della casa”. Una volta chiuse le indagini l'autorità giudiziaria, tenuto conto della ripetitività e della gravità dei gravi comportamenti posti in essere, ha emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità fisica dei coniugi, imponendo all’uomo di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dai genitori e di non comunicare con loro per nessun motivo.