ultimo aggiornamento ore 21:02
Una rivoluzione nel welfare. Sta in queste poche parole la sintesi dell’atto approvato nell’ultima seduta di giunta. Cinque ambiti di intervento nel settore dei servizi sociali e nelle politiche famigliari che il Comune di Crema vuole strutturare insieme ai soggetti del terzo settore non più avvalendosi, come in passato, solo della loro collaborazione per l’erogazione e la gestione dei servizi, ma chiedendo un impegno anche nelle fasi precedenti nella predisposizione dei progetti e programmi di intervento. Questo innovativo cambio di approccio e metodo porta il nome di Coprogettazione. “In quest’ottica - ha spiegato l’assessore al welfare Angela Beretta - da una modalità strumentale del sociale, si passa a una condivisione delle responsabilità e degli obiettivi. A cambiare non sono i contenuti dei servizi, ma le modalità con cui vengono garantiti”.
Il piano di zona
La Coprogettazione costituisce infatti un modello di relazione tra soggetti pubblici e privati in ambito sociale ed è trattata e regolata da normative nazionali e regionali. La premessa è data dalla presenza di rapporti consolidati e positivi con il terzo settore ma anche dalla necessità di ricollocarne il ruolo a qualche lustro dall’avvio del piano di zona. E questo in una logica di welfare in cui la sussidiarietà orizzontale assume una valenza e un significato specifico di partnership e corresponsabilità dei vari soggetti, di reciproca valorizzazione e di ricerca di nuovi strumenti di promozione dello sviluppo locale.
Gli ambiti di Coprogettazione
“La parola chiave è proprio Coprogettazione - chiarisce il primo cittadino Stefania Bonaldi - strumento da usare per avere più servizi sul territorio con le stesse risorse. In concreto significa far sedere al tavolo tutti i protagonisti del terzo settore, mettere assieme idee e risorse (anche umane) e costruire un progetto condiviso”. Saranno cinque gli ambiti individuati per la Coprogettazione a Crema: servizi rivolti alle famiglie con bambini in età dell’infanzia, come l’asilo nido di via Dante; servizi per i minori nel tempo pre e post scuola e nel periodo estivo, tra questi la Colonia Seriana; servizi e interventi di prossimità sociale equipe sui quartieri e il privato sociale; servizi ed interventi di promozione all’autonomia tramite lavoro ed housing sociale; interventi per il lavoro e l’integrazione sociolavorativa come la custodia, il facchinaggio e la manutenzione delle aree verdi.
Bando di concorso
Operativamente si muoverà con un bando, una selezione con evidenza pubblica, cui dovranno concorrere realtà dotate di esperienza nel campo del Welfare, verosimilmente in forma consorziata o di associazione temporanea di impresa, capaci non solo di gestire gli ambiti di intervento individuati, ma anche di progettarne forme di sviluppo e di implementazione.
La durata della Convenzione
Il Comune ha stabilito in tre anni la durata della convenzione relativa alla Coprogettazione. Le risorse economiche per la realizzazione dei servizi e degli interventi saranno allocate a bilancio 2015, attraverso una rimodulazione di risorse già attualmente previste a bilancio. Il bando pubblico sarà seguito dalla valutazione delle proposte pervenute e dall’individuazione dei partner. La convenzione sarà poi definita entro la fine dell’anno in corso e i progetti avviati dal prossimo gennaio.
Migliorare efficienza ed efficacia
“Lo strumento della Coprogettazione – conclude Stefania Bonaldi - non è una mera esternalizzazione di servizi ma un nuovo metodo di lavoro congiunto tra pubblico e privato. Ha la funzione di allargare la governance delle politiche sociali locali per corresponsabilizzare maggiormente i soggetti in campo e per rafforzare il senso di appartenenza verso i progetti e i programmi di politica pubblica promossi. Attraverso tale modalità si potrà migliorare l’efficienza e l’efficacia delle azioni in campo nel welfare comunitario”.
