Progetti contro la dispersione scolastica e iniziative per il benessere degli studenti. Si sta allargando sempre di più il concetto di cura, a 360 gradi, messo in campo dagli istituti di ogni ordine e grado della provincia di Cremona in collaborazione con Ats Valpadana. La salute, nella sua valenza più ampia, è oggetto di monitoraggio e di azioni di prevenzione soprattutto dopo la pandemia. Per questo a Crema, in sala Alessandrini, giovedì 20 aprile, si sono ritrovati dirigenti scolastici, docenti e ragazzi delle scuole del territorio, per partecipare all’incontro della rete scuole per la salute promosso dall’IIS Galilei, capofila provinciale. In collegamento da remoto l’istituto Ghisleri di Cremona, sede dell’iniziativa analoga per le scuole dell’ambito 13 (il cremasco è il 14). Al tavolo dei relatori sedevano: la dirigente scolastica Paola Orini, Gloria Molinari per l’Ats, Emanuela Nichetti per il comune di Crema e Pietro Bacecchi dirigente dell’IC Crema due, tra le prime scuole aderenti alla rete, quando venne fondata nel 2010.
Testimonianze e incontri
L’incontro è stato occasione per dare spazio alle esperienze. Alcuni ragazzi hanno infatti portato la loro testimonianza. Al Galilei, per esempio, è attivo il programma ‘Peer to peer’ che permette di mettere in comunicazione gli studenti e discutere di problematiche socio - sanitarie come la ludopatia da video games. La scuola professionale ‘Inchiostro’ di Soncino ha partecipato con il progetto ‘Unplugged’ per la formazione e l’inserimento lavorativo di ragazzi con fragilità. Il tema della salute è stato scorporato dalla sola idea di ‘non presentare patologie’, ma ha abbracciato tematiche quali: lo stare bene insieme, in classe, lo sviluppo di life skills, le buone pratiche per corpo e mente e la prevenzione. Ad aver sottoscritto il primo modello di rete scuole per la salute è stata Laura Rubagotti di Ats nel 2010. “Allora, la prima scuola capofila era l’IC di Trescore Cremasco con la dirigente scolastica Tullia Guerini Rocco. È un protocollo fondamentale di confronto e dialogo tra la direzione generale welfare, l’Ust (ufficio scolastico territoriale) e e varie scuole su percorsi condivisi di salute”.
Attenzione ai Cfp
Attualmente ci sono 71 istituti comprensivi aderenti al programma nei territori di competenza di Ats Valpadana (Cremona - Mantova). Sono 520 plessi, di cui 245 nel cremasco e cremonese. “L’obiettivo - ha proseguito Rubagotti - è di orientare azioni per gli studenti più fragili e svantaggiati con attenzione particolare ai centri di formazione professionale”. Garavelli in luogo della direttrice dell’est Filomena Bianco ha esortato alla prevenzione mentre la presidente della commissione cultura del comune di Cremona e l’assessore di Crema Nichetti hanno rinnovato l’impegno politico alla promozione di progetti preposti all’educazione dei bambini e dei ragazzi inserendoli nei piani di diritto allo studio. Orini e Molinari hanno illustrato la struttura della rete salute provinciale che si collega a quella regionale. “La promozione della salute scolastica - ha dichiarato la dirigente - ha bisogno di collaborazioni e competenze forti. È qui che entra in gioco il ruolo di Ats. In Lombardia, gli istituti aderenti sono 591, di cui 37 in provincia di Cremona per il primo, secondo ciclo e formazione professionale”. Per dare concretezza alle pratiche di benessere generale occorre, nei vari plessi, sviluppare, per esempio, il profilo di salute che si collega poi alla progettualità scolastica.