Dopo Varese e Lecco, l'azienda Ospedaliera di Crema è la terza ad essere individuata da Regione Lombardia per partecipare al progetto sperimentale di condivisione simultanea dei dati clinici tra Pronto Soccorso, ambulanze ed AREU 118.
Dati condivisi
La gestione integrata e condivisa dei dati riguarda aspetti anagrafici (sesso ed età del paziente) e dati sanitari, ovvero il codice colore delle persone soccorse. Ad AREU, dal Sistema informatico del Pronto soccorso, verranno comunicati il tempo di ‘libero barella’, l’esito dell’intervento in Ps (paziente dimesso, trasferito, ricoverato) e la diagnosi di dimissione.
Soccorso tempestivo
Secondo gli operatori sanitari, il supporto informatico, oltre a consentire di condividere tempestivamente le informazioni, darà la possibilità di migliorare i tempi del soccorso: questo aspetto è molto importante soprattutto per i pazienti colpiti da patologie che hanno un esito dipendente dai tempi di intervento, come ad esempio l’infarto e l’ictus.
In tempo reale
Secondo Giovanni Viganò, direttore del Pronto soccorso di Crema, “l’attivazione di questo percorso informatizzato ci consentirà, in tempo reale, di avere a disposizione una scheda/verbale con i dati anagrafici e sanitari del paziente che 118 AREU sta soccorrendo e che poi accompagnerà al nostro Ps. Conoscendo preventivamente la situazione del paziente in arrivo, la struttura e gli operatori potranno organizzarsi al meglio per accoglierlo”.
L'assistenza
"L’arrivo di dati già informatizzati, che verranno caricati nel nostro sistema automaticamente e per ogni scheda di soccorso, ridurrà il tempo che gli operatori devono dedicare a questo aspetto, aumentando il tempo per l’assistenza. La disponibilità di tutti i dati archiviati ci consentirà poi di effettuare statistiche per individuare, per esempio, gli aspetti da migliorare”.
Migliorare l’efficienza
Per Ugo Rizzi, responsabile dell’Articolazione Aziendale Territoriale (AAT) 118 di Cremona un ulteriore vantaggio è rappresentato dal “miglioramento del monitoraggio delle missioni impiegate, con maggior dettaglio sui tempi di sosta dei mezzi presso il Ps e sui tempi di attesa per il “libero barella”, che viene comunicato dal Ps quando il paziente è preso in carico”.
Miglior percorso diagnostico
Il direttore sanitario Ermanna Derelli ha sottolineato le “grandi potenzialità” del progetto: “oltre a veicolare dati anagrafici trasmetterà anche dati clinici, che consentiranno di indirizzare meglio i pazienti a seconda delle loro reali necessità e, per esempio, organizzare le sale operatorie o la terapia intensiva prima dell’arrivo del paziente. In sostanza consentirà di individuare il miglior percorso diagnostico terapeutico interno per quel paziente e, basandosi sui dati statistici ricavabili dal sistema, consentirà di misurare l’efficienza sia del 118 AREU che del nostro Pronto soccorso”.