19-03-2023 ore 20:30 | Cronaca - Pandino
di Denise Nosotti

Pandino, ultima fiera nel 'vecchio' castello. Il sindaco: ‘opere per dieci milioni di euro’

Parterre di autorità per la fiera di Pandino. Tradizionalmente, per la solennità di San Giuseppe, 19 marzo, il paese dell’alto cremasco si tinge di tanti colori della primavera e dà risalto alle attività economiche, culturali e sociali del paese. Per la prima volta hanno partecipato i neo consiglieri regionali Filippo Bongiovanni, Marcello Ventura, Matteo Piloni e l'europarlamentare della Lega, Silvia Sardone. Accanto al ‘padrone di casa’ Piergiacomo Bonaventi con la sua giunta, anche i colleghi sindaci: Gianni Rossoni (Offanengo), Giuseppe Dossena (Palazzo Pignano), Antonio Grassi (Casale Cremasco) e tanti altri. Garantire il servizio d’ordine ci ha pensato l’associazione nazionale carabinieri guidata da Enzo d’Incà che ha affiancato l’arma e la polizia locale. Il corteo inaugurale, all’interno dello sterrato del castello, è stato aperto dalla banda e dal gruppo di majorette.

 

Lavori al castello e non solo

Ha preso la parola il sindaco Bonaventi: “questa è l’ultima sagra che sarà inaugurata in questa cornice del castello. Sono infatti partiti lavori di riqualificazione che permetteranno di ammodernare una struttura di 500 anni fa, conferendo anche più spazio. Saranno eliminate le barriere architettoniche così da consentire una migliore fruibilità per anziani e disabili. I lavori dureranno un anno. Il castello non è l’unico intervento in programma. Abbiamo in essere la costruzione della nuova scuola dell’infanzia per quattro milioni e 800 mila euro, grazie ai fondi del Pnrr. Poi i lavori di riqualificazione della scuola casearia da due milioni. In totale sono previste opere per dieci milioni di euro”. Durante l’inaugurazione è stato ricordato il trofeo San Lucio, dedicato alle eccellenze casearie, che compie, nel 2023, vent’anni. L’anno scorso Pandino, ricordiamo, è stata nominata ‘città del formaggio’. Pandino è un paese, come molti nel cremasco, a vocazione agricola. Il sindaco non ha mancato di evidenziare il problema della siccità che inevitabilmente pesa su coltivazioni, allevamenti e ambiente. hanno pagato un prezzo alto i fontanili e tutta la zona del Tomo.

 

Piloni: ‘ripensare il territorio’

La parola è poi passata ai tre rappresentanti della regione: Bongiovanni e Ventura in maggioranza e Piloni in minoranza.  Bongiovanni, che è ancora sindaco di Casalmaggiore ha dichiarato: “ Pandino e la tradizione della fiera dal 1887 fanno ancora respirare la storia. Il mio mandato in Regione è iniziato e non mancherà il supporto al cremasco”. Ha evidenziato alcuni temi fondamentali per il territorio: partendo dal ponte di Spino d’Adda. Ventura ha elogiato le eccellenze del paese che sono un vanto a livello regionale, come la casearia. Piloni ha aggiunto: “sarà colta ogni opportunità del territorio. Tutto il territorio sarà rappresentato appieno. Si lavora per il ponte di Spino e la messa in sicurezza della strada Bergamina. Abbiamo il problema della siccità. La situazione è critica e si deve lavorare per un corretto uso dell’acqua ma anche ragionare su nuove colture agricole. Istituire un distretto cremasco del cibo non solo per parlare di tradizioni ma anche per produrre alimenti nuovi, coltivare meglio e usare cibo a km zero nelle mense oltre che avviare i giovani a nuovi lavori. La sostenibilità fa bene al territorio e alla sua economia economia”.

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