18-06-2022 ore 18:30 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema, chiude due mesi il reparto ospedaliero di psichiatria. Trattative in corso con Asst Lodi

A partire dal primo luglio il reparto ospedaliero di psichiatria del Maggiore di Crema chiuderà per (almeno) due mesi. Sono già state informate le famiglie dei pazienti dell’Spdc (il servizio psichiatrico diagnosi e cura), che ovviamente vivono la situazione con discreta difficoltà e soprattutto apprensione per la possibile, futura evoluzione. Senza mezza termini, ripetono che “quando una cosa si chiude, non si sa quando potrà riaprire”. Dall’ospedale nessun commento, nonostante le richieste di chiarimenti e il diritto dei cittadini di essere adeguatamente informati.

 

Le trattative

Nei giorni scorsi il concorso di primariato dell’unità di psichiatria non è andato a buon fine. Convocato per venerdì 17 giugno, è stato ufficialmente rimandato a data da destinarsi per un intoppo tecnico. Ad oggi, per sopperire alla chiusura, sono in corso serrate trattative con l’Asst di Lodi, anche se non si può escludere che l’accordo possa essere trovato con Cremona, naturale destinazione dei pazienti ricoverati, essendo l’Asst di Crema all’interno della stessa Ats di Cremona. In settimana è previsto un nuovo incontro.

 

La motivazione della chiusura

La vicenda ha una rilevanza territoriale. Riguarda e interessa tutti i comuni cremaschi. Il reparto chiude per carenza di organico. Attualmente sono in servizio in Spdc due medici e un part time e il numero di infermieri è insufficiente a coprire i turni garantendo le ferie. Inoltre sono prossimi dei pensionamenti. Alla carenza di personale medico è legata l’impossibilità di coprire le guardie. Cinque medici dovrebbero coprire tre turni per tutti e sette i giorni, 24 ore su 24. La sanità pubblica e in particolare l’offerta sanitaria pubblica locale stanno attraversando una grave crisi. Argomento che solletica il privato, ovviamente accreditato.

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