18-05-2018 ore 11:24 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Omogenitorialità, protesta notturna. Progetto nazionale contro il sindaco Bonaldi

L'atto di trascrizione dell'ufficio anagrafe per due gemellini nati all'estero, “riconoscendo la genitorialità ad una coppia di uomini” ha portato ad una nuova protesta notturna. Stavolta è Progetto Nazionale Crema a “condannare pesantemente la decisione del sindaco Stefania Bonaldi” perché con “con la propria firma non tutela la città e i cittadini che con il suo incarico dovrebbe rappresentare, ma si fa promotrice di una società che non ci appartiene: quella della maternità surrogata”.


La “sacralità” della famiglia tradizionale

Secondo la nota stampa di Progetto nazionale viene messa a repentaglio “la sacralità della famiglia tradizionale, formata da un papà, una mamma e dei bambini, per promuovere un'idea di famiglia completamente travisata”. La tesi è che “il "primato della vita" non si fonda su un contratto di vendita per coppie abbienti e/o dello stesso sesso e che gli esseri umani, i bambini, si difendono garantendo loro la propria tradizione e le proprie radici”. Elementi “fondamentali per un individuo”, che “si trovano solo ed esclusivamente all'interno della famiglia tradizionale e non nel suo progressivo smantellamento attraverso la legittimazione protocollata di pseudo famiglie, lontane mille anni luce dal concetto autentico di famiglia come da sempre lo conosciamo e riconosciamo”.


La rivendicazione

Citando Alessandro Manzoni - "Non sempre ciò che vien dopo è progresso" – viene rivendicata l'affissione di volantini “perché non sempre chi si pone a capo di un'amministrazione cittadina ha a cuore la tutela dei cittadini stessi e dei bambini e noi non intendiamo restare in silenzio di fronte a questo scellerato modo di agire”.

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