18-03-2013 ore 18:08 | Cronaca - Crema
di Riccardo Cremonesi

Fondazione San Domenico. Secretato l'ordine del giorno del cda di stasera. Marotta fa pace con Agazzi ma su Facebook ammette la fuga di notizie: un consigliere nel mirino

A confermare che all'interno della Fondazione San Domenico i rapporti sono piuttosto tesi, l'ordine del giorno del consiglio di amministrazione di stasera è stato secretato. Non si placa comunque la polemica sulla nomina del nuovo direttore artistico Enrico Coffetti - già consulente, fino a dicembre 2012 e durante la presidenza di Umberto Cabini - a scapito del favorito Pierfrancesco Pisani.

Il conflitto d'interessi
Come denunciato pubblicamente dall'ex presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi, Pisani sarebbe stato fortemente sponsorizzato da Elisa Marinoni, consigliere d'amministrazione nominata dal Partito Democratico. Marotta aveva rispedito al mittente le accuse: "Le informazioni emerse a mezzo stampa nei giorni scorsi non erano aderenti alla realtà in quanto il cda prende decisioni con tranquillità e con uno spirito di condivisione".

Nomina condivisa
Su quest'ultimo aspetto i dubbi rimangono, anche se "la decisione di non nominare Pisani - ha aggiunto Marotta - è stata presa il 22 febbraio dalla commissione teatro composta da Elisa Marinoni, Franco Gallo e Paolo Mariani".

La fuga di notizie dal cda
Dopo alcuni giorni un incontro chiarificatore tra Marotta e Agazzi (nella foto) sembrava aver portato la pace e messo fine alla vicenda, ma sulla pagina Facebook di Agazzi il presidente della Fondazione San Domenico ha postato un'interessante versione dei fatti, che merita un approfondimento:“Caro Agazzi, scrivo questa risposta e poi la smetto perchè penso che i cittadini abbiano di meglio da fare che non seguire questa penosa discussione. Enrico Coffetti non sta facendo il prezioso, ha partecipato alla selezione per il posto di Direttore Artistico che ha accettato dopo che gli ho esposto la reale situazione".

La strumentalizzazione
"Vede - si legge nel post di Marotta - quando dico la politica fuori dal San Domenico, mi riferisco a questo modo di far politica, dove tutto viene strumentalizzato per denigrare il concorrente politico. Ma una volta non riuscite a dire cosa fate di buono voi invece di cosa non avrebbe fatto il competitor. In commercio la chiamerebbero pubblicità sleale, non comprate la pasta x per questo, quello ecc. ecc. Di conseguenza la mia è migliore. Forse i recenti risultati delle urne non hanno insegnato niente".

La fuga di notizie
"Naturalmente per perseguire il proprio scopo è lecito denigrare tutto e tutti, modellando la pastetta come si vuole. Vede, anche la sua persona è usata da un membro del nostro Cda che mi ha confermato la piena fiducia, che ha dialogato con gli altri consiglieri confermando la necessità di essere compatti e alla fine ha salutato tutti con una stretta di mano (che ha un valore per i galantuomini) e dopo non più di 5 minuti ha inviato la decisione del cda al giornale sapendo che la mattina dopo ci sarebbe stata la conferenza stampa”. Il sospetto è che nel cda 'secretato' di stasera si discuterà di quale testata abbia ricevuto la telefonata da non si sa quale consigliere 'infedele'.
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