17-08-2017 ore 18:24 | Cronaca - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Arci Ombriano “contro fascismo e xenofobia”. Sabato 26 la manifestazione

La prima iniziativa del neonato Coordinamento antifascista cremasco sarà una mobilitazione cittadina "per rispondere ad ogni forma di fascismo e di razzismo" e per contrastare il sistema che li sorregge. Questo, in sintesi, quanto emerso ieri sera dalla riunione convocata dal Consiglio dell’Arci di Ombriano a seguito dell’“aggressione fascista” di un socio del circolo, denunciata tramite comunicato stampa nei giorni scorsi. Poco più di una cinquantina i soci e i militanti presenti alla riunione, preoccupati per gli effetti che le vicende recenti potrebbero sortire.

 

L’agibilità dei fascisti

L’appuntamento è previsto sabato 26 agosto a Crema. L’appello alla mobilitazione (in allegato) ha già ricevuto l’adesione di alcuni gruppi locali, quali l'Anpi, il Comitato NoGasaran, Rifondazione comunista e l’Usb. Nel quadro attuale, spiega il coordinamento, “i fascisti acquistano una crescente agibilità e legittimità politica, che nei casi recenti di Mantova e Crema si traduce anche in azioni squadriste. Questi casi, così come il recente attentato nazista a Charlottesville ci invitano a riflettere. Il fascismo e i suoi metodi non sono una fatalità, ma uno strumento utilizzato per dividere i lavoratori su base etnica, per diffondere la paura nella popolazione, per attaccare le organizzazioni che contestano questo sistema. L’agibilità dei fascisti è funzionale a tale progetto”.

 

Il quadro generale

“Negli ultimi mesi l’agibilità delle organizzazione fasciste è cresciuta: la Lega Nord di Salvini ha fatto proprie tematiche e slogan della destra razzista e ha stretto in tutta Italia accordi con organizzazioni neofasciste. Inoltre le proposte xenofobe avanzate dalla destra sono diventate patrimonio del partito di governo, che con il decreto Minniti, il regolamento per le Ong nel Mediterraneo e gli accordi antimigranti col governo libico fa una netta scelta di campo a favore di una politica xenofoba”. Questo il senso della manifestazione: rispondere all’aggressione di lunedì sera e “respingere la vulgata xenofoba e chiudere ogni spazio di agibilità alle organizzazioni fasciste”.

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