La scuola di Cl abbandonata a se stessa fa gola ed è un problema. Rete Scuole si chiede se possa essere riutilizzata per altri scopi e indice un incontro di discussione il 22 maggio alle 17
Rete Scuole vuole vederci chiaro e indice per mercoledì 22 maggio, alle 17 presso la Scuola media Galmozzi, una riunione per discutere sul riutilizzo della scuola di Cl a cui invita tutti ma in particolar modo i rappresentanti delle realtà che collaborano con l’associazione: Pd, Sel, M5s, Rifondazione e Comitato Scuola Pubblica.
Le tappe
“Da sempre abbiamo denunciato e ci siamo battuti contro il sistema clientelare che per anni ha spudoratamente finanziato la scuola privata. Proprio per questo da novembre Rete Scuole si era fatta promotrice della formazione di un gruppo di lavoro attraverso il quale era stato fatto un grande lavoro di denuncia. A marzo, dopo tante manfrine, finalmente la Fondazione Charis aveva comunicato all’ Amministrazione Comunale di non essere in grado di riprendere le attività e la messa in liquidazione della medesima, al fine di poter affrontare gli impegni economici presi”.
La richiesta
“Come gruppo di lavoro avevamo richiesto che l’Amministrazione, la Regione Lombardia e la Provincia, esaminassero la possibilità che quanto costruito fosse riutilizzato per la formazione scolastica superiore. Come è noto infatti è prevista la realizzazione da parte della Provincia di un nuovo edificio per ospitare il liceo Racchetti, presso il polo scolastico che ospita già l’Istituto Sraffa e il Liceo Artistico”.
La chiusura
“In questi giorni abbiamo appreso da fonti stampa che Giovanni Leoni, assessore provinciale al patrimonio, ha dichiarato: di chiudere definitivamente ogni possibilità del riutilizzo della scuola di Cl poiché questa struttura ha dimensioni diverse da quella provinciale, inoltre la nuova opera verrà pagata con un canone annuo di 600mila euro”.
La voce del progettista
“Siamo alquanto perplessi: il progettista, l’architetto Aschedamini, ha più volte ribadito che la scuola di Cl poteva facilmente essere riutilizzata. Vogliamo verificare se non è possibile usufruire anche solo di una parte dell’edificio costruito. E’ chiaro che se non si sfrutta questa occasione, alla nostra città rimarrà per sempre in eredità un mostro ed un’area devastata”.
L’idea
“Riteniamo corretto coinvolgere in questa operazione la Regione, tenuto conto anche della sua responsabilità politica passata. Nell’area che ospita l’Istituto Sraffa e il Liceo Artistico vi sono già ora enormi problemi di viabilità. L’ allargamento del polo scolastico porterebbe a congestionare totalmente la transitabilità di quella zona”.
L’incontro
“Per questo la nostra associazione invita il gruppo di lavoro che si era costituito e due forze che da sempre si sono battute in difesa della scuola pubblica, come Rifondazione e gli studenti del Comitato Scuola Pubblica, a confrontarsi su queste tematiche”.