Rassicurazioni sulla manutenzione dei convogli, chiarezza sui piano di prevenzione adottati per la linea ferroviaria Cremona-Treviglio e soprattutto “una diffida a Trenord ed Rfi a voler relazionare” entro un mese. Nel caso ciò non accadesse “si provvederà a chiedere ai Prefetti di Bergamo e Cremona di adottare con urgenza le misure ritenute più idonee a garantire la sicurezza e l'incolumità degli utenti ferroviari della linea Cremona-Treviglio”.
Sindaci e pendolari
Questo il contenuto del documento condiviso redatto stamane dal Comitato dei pendolari cremaschi e da undici sindaci dell’asse ferroviario Cremona-Treviglio, ovvero Crema, Cremona, Caravaggio, Soresina, Castelleone, Olmeneta, Casaletto Vaprio, Capralba, Madignano, Casalbuttano e Casaletto Ceredano. L’iniziativa segue “la lettera del sindaco di Crema prot. 35655 del 3 agosto 2017” e “tutte le segnalazioni del Comitato pendolari cremaschi, anche in sede regionale, da ultimo nell'incontro del 22 novembre 2017 presso gli uffici di Regione Lombadia”. Richieste “rimaste inevase”.
La tragedia del 25 gennaio
Nel caso i gestori dell’imbarazzante servizio ferroviario l’avessero già dimenticato, i referenti delle istituzioni sono stati costretti a questo provvedimento “in seguito al grave incidente ferroviario del 25 gennaio 2018 del treno n. 10452 proveniente da Cremona e diretto a Milano Porta Garibaldi che ha provocato la morte di tre persone e 46 feriti, che ha drammaticamente riportato alla luce le criticità della linea ferroviaria”.