Torniamo a parlare di Paullese ed in particolare di atti concreti. Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della delibera del Cipe, approvata l’agosto scorso, con cui veniva riconosciuta la pubblica utilità del tratto milanese della Paullese, da Peschiera Borromeo a Spino d’Adda. Come spiega Arianna Censi, vicesindaco della Città metropolitana di Milano, “cade ogni ostacolo frapposto all’assegnazione degli appalti per la riqualificazione dell’ex statale 415 salvo il reperimento dei fondi che ancora mancano per il “pezzetto” lodigiano della strada”.
I semafori e le due corsie
“I primi lavori – prosegue - partiranno da Paullo con la realizzazione della rotonda che sostituirà i semafori a Conterico, aprendo poi al prolungamento delle due corsie per senso di marcia dall’intersezione con la Cerca fino all’innesto Tem, tra Zelo Buon Persico e Paullo. Ossia il secondo lotto, primo stralcio, della tratta in capo alla Città Metropolitana. La gara d’appalto era già stata bandita, congelata in virtù dell’attesa pubblicazione della delibera Cipe, che finalmente è stata conseguita”.
L’apertura del cantiere
Veniamo ora alle tempistiche: “A marzo verranno aperte le buste e, completato l’iter burocratico, il cantiere si materializzerà entro la fine dell’anno”. Un risultato di grande valore: “Finalmente ci sono le condizioni per ultimare la riqualificazione la Paullese da Peschiera Borromeo a Zelo Buon Persico, svincolo con la tangenziale. È una delle principali arterie della Città metropolitana, lo è ancor di più con l’entrata in servizio della tangenziale est. Per questo motivo, di comune accordo con la Regione e la Provincia di Cremona, il nostro Ente ha investito molto sulla riqualificazione di questa sua fondamentale infrastruttura. Resta comunque in sospeso il via libera sul ponte di Spino-Bisnate. Il nostro auspicio è quindi che al più presto, anche il terzo lotto, quello relativo al viadotto di Spino-Bisnate, peraltro già approvato dalla Provincia di Cremona, ottenga il via libera del Cipe”.
Condivisione territoriale
Come sottolinea il vicesindaco della Città metropolitana “tanto è stato fatto, ma molto resta da fare”. Le scelte “sono state condivise con i Comuni territorialmente interessati, con grande attenzione alle esigenze delle imprese agricole, alla salvaguardia ambientale e al risparmio energetico”. Non solo: “è in fase avanzata lo studio per la sostituzione degli impianti di illuminazione ormai obsoleti. Infine, abbiamo investito e ancor più faremo in futuro, sullo sviluppo della mobilità dolce per consentire l’attraversamento in sicurezza della Paullese e, ove possibile, ricucendo i tratti di viabilità ciclabile esistente”. In sostanza, conclude Censi, tutto ciò “dimostra la necessità e l’utilità di un soggetto che svolga verso i Comuni un ruolo di coordinatore, aggregatore e facilitatore istituzionale”.