16-10-2020 ore 19:08 | Cronaca - Madignano
di Claudia Cerioli

Madignano. Padre Gigi Maccalli si racconta: ‘ricordo le stelle, il vento, il grande silenzio’

"Siamo tutti fratelli. Lavoriamo per la pace. Preghiamo e continuiamo a sostenere tutti gli altri ostaggi. Perché la sofferenza, in quella situazione, è grande. Soprattutto per le donne, che sono in un mondo musulmano, che ha scarsa considerazione del mondo femminile". Padre Pierluigi Maccalli, in un’intervista al canale online della Società missioni africane di cui fa parte, ha raccontato la sua dolorosa esperienza. Con lo sguardo provato ma sereno ha spiegato che "dopo 21 anni di presenza in Africa, con scambi molto belli, molto intensi, il lavoro da fare è ancora molto". Racconta di un'Africa "ancora incatenata dalla violenza, da tutti questi movimenti di ribellione". I suoi carcerieri "erano giovani, credo che non capiscano cosa stanno facendo. Stanno tutto il giorno con video di indottrinamento. C'è ancora molto da fare per liberare il mondo dalla violenza". 

 

Le stelle a fargli compagnia

Ha raccontato poi alcuni episodi, partendo dal rapimento: “Era un lunedì tranquillo. Avevo appena terminato la messa e mi stavo preparando per coricarmi. Ho sentito dei rumori. Al villaggio della missione in Niger gestivo una piccola farmacia. Ho subito pensato ai ladri. Mi hanno chiesto del denaro. Poli mi hanno legato e mi hanno portato via in moto”. Da qui è iniziato il calvario. Da prigioniero, solo e incatenato: “Ero perso, ma non mi sono mai sentito abbandonato da Dio. Non mi hanno fatto male fisicamente. Mi hanno però rivolto parole offensive e provocatorie”. Ricorda soprattutto “un grande silenzio, intervallato dal fruscio del vento. Dopo tanti anni di proclamazione ero immerso nel silenzio più totale. Di notte, la mia compagnia erano le stelle, molto brillanti. Di giorno l’afa, il caldo e il sole”.

 

La liberazione

Difficilmente padre Gigi dimenticherà il momento della liberazione, dopo due anni di sequestro. “Ci hanno caricato su una macchina. Con me c’era anche Nicola Chiacchio. Ci hanno condotti all’aeroporto militare di Tessalit e siamo volati fino a Bamako, la capitale del Mali. Qui c’erano tantissime persone ad accoglierci”. Il resto è storia recente. Padre Gigi ha potuto riabbracciare i famigliari. Ora sta osservando un periodo di quarantena per i protocolli Covid. Sabato sera 17 ottobre, alle 21, in cattedrale a Crema, il vescovo Daniele Gianotti presiederà la veglia missionaria.

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