Ieri pomeriggio i carabinieri di Pandino, su disposizione del gip del tribunale di Milano, hanno arrestato un uomo di 30 anni, con precedenti di polizia a carico, con l'accusa di aver violato i domiciliari a Spino d'Adda. L’uomo era stato arrestato in flagranza a metà febbraio scorso a Milano per detenzione e spaccio di stupefacenti. Dopo la convalida dell’atto era stato posto agli arresti domiciliari.
L'arresto e il trasferimento in carcere
Come spiega il tenente colonnello Girardi, “ma alcuni giorni fa la madre si era presentata dai carabinieri di Pandino, denunciando una grave aggressione subita da parte del figlio il giorno precedente, riferendo anche di avere paura dell'uomo che aveva atteggiamenti sempre più minacciosi. Inoltre, durante i controlli dei militari, l’uomo era stato sorpreso in compagnia della fidanzata, ma aveva il divieto di incontrare chiunque. Informata l’autorità giudiziaria delle violazioni, il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Milano, tenuto conto che aveva dimostrato di non essere capace di rispettare le regole imposte e di non tenere in minima considerazione i provvedimenti restrittivi adottati nei suoi confronti, ha deciso per l’aggravamento della misura, revocando gli arresti domiciliari e applicando la misura della custodia cautelare in carcere”. Il trentenne è stato trasferito alla casa circondariale di Lodi.