ultimo aggiornamento ore 16:48
Novità per la tangenziale nord tra Crema e Capralba. Il protocollo d’intesa condiviso tra i comuni di Crema, Campagnola Cremasca, Cremosano, Capralba e Pianengo, la Provincia di Cremona e Libera associazione artigiani cremaschi, Confartigianato imprese Crema, Cna e Associazione industriali di Cremona è ritenuto “il primo passo verso la coordinazione degli aspetti tecnici, finanziari e amministrativi alla base del progetto”.
Il piano urbanistico
Con la ratifica del documento da parte della Giunta di Crema avvenuto lunedì 13 marzo, entro il 31 ottobre 2017 il tracciato sarà inserito nel piano urbanistico dei Comuni coinvolti e incluso nel piano delle infrastrutture regionali. “Le successive fasi di progettazione – fanno sapere gli enti interessati - saranno programmate in seguito al reperimento delle risorse economiche necessarie, erogate da soggetti pubblici o privati”. Il progetto esecutivo prevede la realizzazione di un tratto stradale di 2100 metri di lunghezza per un importo di 6.750.000 euro.
La nuova ciclopedonale
In previsione del nuovo tragitto, il Comune di Crema s’impegna inoltre a realizzare il collegamento ciclopedonale di propria competenza verso Campagnola Cremasca, su area di competenza provinciale. Il nuovo collegamento tra Crema e l’ex statale Melotta, bypasserà il centro abitato di Campagnola Cremasca, liberandola dal transito dei mezzi pesanti. Servirà la zona industriale di Crema e di Campagnola, ad oggi sprovviste di un accesso diretto.
Opera strategica
Per il sindaco Stefania Bonaldi “da anni si dibatte circa un possibile tracciato che agisca nella zona nord di Crema e crei connessioni per l’accesso dei mezzi pesanti alla zona industriale della città. È un’opera strategica per le categorie economiche ed imprenditoriali cittadine. Nonostante la sua realizzazione possa pregiudicare un tratto di territorio, riteniamo sia da sostenere”.
Dibattito decennale
Per l’assessore Matteo Piloni “il protocollo conclude il decennale dibattito su quale tracciato scegliere. Ora la soluzione c’è, con i relativi costi, che dovranno essere recuperati anche grazie alla partecipazione delle associazioni coinvolte. Ci auguriamo che anche la Regione voglia dare una mano per concretizzare un'opera che le aziende delle zone industriali di Santa Maria e Campagnola attendono da tempo. Dimostriamo la volontà politica di realizzare l'opera per dare risposte concrete alle aziende del territorio."
