16-02-2015 ore 14:51 | Cronaca - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Ombriano costellato da buche e dossi, Arpini: “amministrazione paritetica con le tasse, meno con i servizi”

Tino Arpini – consigliere comunale di Solo cose buone per Crema – torna ad evidenziare alcune criticità che attanagliano i residenti di Ombriano e dei Sabbioni. Con una serie di fotografie mette a fuoco alcune problematiche urbanistiche che se affrontate potrebbero portare beneficio specialmente alla fascia di popolazione più anziana.

 

Case popolari

Secono Arpini "la gente sollecita soluzioni a problemi in progressivo aggravamento. Tra questi l'indifferenza verso le case popolari, usate e lasciate decadere, realizzate con i soldi di tutti i cittadini, che hanno diritto di vederle governate adeguamente. Spazi comuni usati come discarica sottocasa e pulizia inesistente; uno spettacolo indecoroso cui sono obbligati tutti i dirimpettai, che segnalano il problema da mesi, prima ai vigili, poi all'asl e infine all'aler tramite l'assessore all'ambiente. Ma le responsabilità si rimpallano e il panorama dalle loro finestre non muta".

 

Rifiuti abbandonati (foto © Arpini)

Troppi dossi

Secondo Aprini l’amministrazione è “paritetica con le tasse, un poco meno con i servizi e l'attenzione. I dossi delle vie Toffetti e Camporelle sono numericamente esagerati e in via Camporelle non c'è lo spazio laterale per pedoni e biciclette. I numerosi anziani che si recano quotidianamente al cimitero tramite queste vie interne, onde evitare la pericolosissima ciclabile di viale Europa, sono costretti ai sobbalzi in repentina successione, oppure esposti al rischio di inciampi o scivolate”.

 

Via Camporelle, un dosso che invade il risicato margine pedonale

Scarsa visibilità

“Su via Pandino, in prossimità dell'innesto sulla strada Paullese, il parcheggio non organizzato da parte di tanti pendolari fa sì che i residenti ogni volta che escono o entrano dai loro passi carrabili debbano esporsi fino a metà carreggiata prima di osservare se hanno via libera, col rischio di essere investiti da chi arriva a velocità sostenuta dalla paullese, oppure di investire qualche pensionato ciclista che transita sulla sinistra per raggiungere il Cucù o Stortacol. Sarebbe utile – conclude Arpini – semplicemente disegnare i parcheggi paralleli alle case e non perpendicolari”. 

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