“Un incontro necessario per collaborare alle sfide educative e contrastare il bullismo”. Questo il fulcro dell’incontro “Progetti in rete con le istituzioni del territorio”, che ha avuto luogo stamattina in sala Pietro da Cemmo a Crema e organizzato dall’ufficio scolastico territoriale di Cremona per i dirigenti scolastici del cremasco. “Una conferenza voluta perché credo, da sempre, nel rapporto tra istituzioni e la scuola”, ha dichiarato in collegamento video Imerio Chiappa, dirigente dell’ufficio territoriale: “È importante la collaborazione tra enti per la crescita dei nostri ragazzi. Ringrazio i dirigenti presenti e sono lieto che possano conoscere le varie iniziative utili a favorire il benessere studentesco”.
Il bullismo
Il prefetto della provincia di Cremona, Antonio Giannelli, si è voluto soffermare sul protocollo già in essere “Scuola spazio di legalità”, che vede la prefettura a disposizione dei dirigenti scolastici nella gestione di situazioni problematiche in materia di bullismo, agevolando il contatto con altre figure professionali da cui ricevere consulenza e supporto specialistico. “Questa tematica richiede un passaggio importante: il coordinamento, lavoro molto difficile per le istituzioni”, ha dichiarato. Le segnalazioni di studenti ricevute, al 15 gennaio 2025, sono state 51 in ambito provinciale e il 92 per cento degli istituti ha aderito al protocollo”. A parlare di questa problematica è stato anche Ottavio Aragona, questore di Cremona: “Come dipartimento di pubblica sicurezza, abbiamo un rapporto ben consolidato con le scuole: ciò fa parte della nostra azione per migliorare la percezione di sicurezza. In questo territorio abbiamo avuto la possibilità di somministrare alcune lezioni sulla sicurezza e sulla legalità, nelle quali si è parlato anche di cyber bullismo e bullismo. Se questi fenomeni vengono intercettati per tempo, si può intervenire prontamente. Dai dirigenti mi aspetto collaborazione nella fase preventiva, è difficile intervenire quando atti di bullismo si sono già manifestati”.
Azioni nel territorio cremasco
Il sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, ha accolto con piacere la volontà di creare connessioni con altre istituzioni per collaborare alla crescita degli studenti. “Oggi più che mai è importante valorizzare la scuola di ogni genere, questo è l’obiettivo principe delle nostre comunità”. Nel suo discorso, il primo cittadino ha poi aperto una parentesi sui percorsi Its: “il nostro è un territorio particolarmente ricco di impresa e percorsi di questo genere possono aiutare a colmare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro”. Bergamaschi ha poi concluso evidenziando tutte le iniziative scolastiche comunali messe in atto insieme agli assessorati all’istruzione e alla cultura, perché “la scuola è la prima istituzione educante”. Il progetto “cittadini a scuola”, iniziative su tematiche come l’immigrazione, la disabilità e la violenza di genere. Queste alcune delle varia proposte organizzate.
Mercato del lavoro e riscaldamento
L’incontro odierno si è svolto a distanza di circa un mese dalla pubblicazione del report “Il sistema economico e il sistema formativo a confronto in provincia di Cremona”. “L’indagine prende in considerazioni i dati dal 2023 – ha dichiarato il presidente della provincia, Roberto Mariani – e ha fornito degli spunti di riflessione importanti per il mondo della scuola, dell’amministrazione e e dell’impresa. La scuola non riesce a soddisfare la domanda imprenditoriale di giovani qualificati. Su questa tematica ci si deve focalizzare, per far poi interventi sul territorio”. Mariani ha continuato comunicando una novità per quanto riguarda la situazione riscaldamento negli istituti superiori: “Ci siamo messi subito all’opera per sistemare i problemi. I primi di febbraio istituiremo un gruppo interno per fare una programmazione di interventi annuali mirata ed evitare che questi disagi si ripresentano.
Il supporto delle forze dell’ordine
La missione educante necessita del supporto delle forze dell’ordine. Ad esserne certo è Paolo Sambarato, colonnello dell’Arma dei Carabinieri, “Da tempo agiamo in ambiti diversi. Nel 2024 il progetto “La cultura della legalità” ha toccato 66 istituti e 6.500 studenti: per noi l’ambiente scolastico e i giovani sono una priorità. Oltre alle iniziative di tipo culturale pensiamo che la rete necessiti di una componente più concreta, come le unità cinofile. Questo tipo di controlli possono contribuire a creare un ambiente scolastico più sano e prevenire alcune fenomenologie. Suggersco, inoltre, una collaborazione con noi per arginare la dispersione scolastica, seppur in questo territorio i numeri non fanno scalpore”. Anche la Guardia di Finanza è impegnata con le scuole: “Da anni il commando generale ha stipulato un protocollo di intesa con il Ministero dell’istruzione per diffondere la legalità finanziaria. Per noi è importante intervenire su tutto il territorio, confidando anche nella disponibilità degli istituti. Investire sui futuri cittadini è fondamentale”, ha dichiarato Massimo Dell’Anna, colonnello della Guardia di Finanza.
Scuole che promuovono salute
La salute non è un contenuto tematico, portato nella scuola da esperti esterni di varie discipline, ma un aspetto che influenza significativamente il successo formativo, nell’ambito di una completa dimensione di benessere, e come tale deve costituire elemento caratterizzante lo stesso curricolo. Secondo Laura Rubagotti, dirigente Ats Val Padana “è necessario implementare la rete locale delle ‘scuole che promuovono salute’. Ad oggi sono solo 29 gli istituti della provincia di Cremona ad aderire a questo accordo”.