15-09-2016 ore 20:03 | Cronaca - Crema
di Tiziano Guerini

Crema. Libreria Buona Stampa, la missione del liquidatore e la possibile alternativa

La notizia era nell'aria da tempo, tanto che Cremaonline aveva raccolto l'indiscrezione 5 mesi fa, il 28 aprile 2016 per l’esattezza. Oggi, santa Maria Addolorata, giunge la conferma: la Buona Stampa che da decenni offriva a Crema e specificatamente alla Diocesi un importante servizio nel campo della editoria e della stampa cattolica, ha deciso di chiudere.

 

Il deficit di gestione

Più esattamente la decisione è stata presa dalla Fondazione S. Pantaleone - presidente Ogliari don Ersilio - cui fa capo, oltre che la Buona Stampa anche il Nuovo Torrazzo, Radio Antenna 5 e il Cuore di Crema. Gianni Risari, consigliere della stessa Fondazione, è stato incaricato di porre in liquidazione la libreria di via Bottesini. “Il deficit che ha caratterizzato la gestione della Buona Stampa negli ultimi anni - conferma Gianni Risari - non lasciava spazio a decisioni diverse dalla chiusura. Del resto, purtroppo è la sorte che sta toccando a molte librerie, anche a Crema e per diversi motivi: la contrazione delle spese da parte delle famiglie considerate non strettamente indispensabili, la possibilità sempre più diffusa di acquistare libri on line, le spese di gestione sempre più onerose”.

 

La missione del liquidatore

L’incarico che attende Risari, spiega, “è chiudere l'attività della Buona Stampa nel modo migliore e il più rapidamente possibile. Libri ed oggettistica ancora presenti in via Bottesini verranno se possibile restituiti alle case di produzione, il resto sarà oggetto di vendita a prezzi vantaggiosi per gli acquirenti”. Resta aperta la necessità di offrire un’alternativa al servizio fornito per anni dalla Buona Stampa a favore della pubblicistica cattolica.

 

La biblioteca diocesana

“Certamente non attraverso una realtà simile a quella attuale – precisa Risari - che diversamente non avremmo deciso di chiudere; e non mettendo in campo un qualche doppione rispetto ad iniziative già in essere da parte della Fondazione S. Pantaleone o della Diocesi. Potrebbe essere utile un approfondimento, nelle sedi più opportune, circa l’attività, oggi molto relativa, che in città svolge la Biblioteca Diocesana di via Matteotti di cui si sta cercando il rilancio”.