L’Arpa Lombardia ha reso disponibili le valutazioni sull’andamento della qualità dell’aria nel 2024. Anche per l’anno appena passato è stato rispettato il limite annuale per il Pm10 (media di 40 microgrammi per metrocubo) e per il secondo anno dopo il 2023, anche la media annua del Pm2.5 ha rispettato in tutte le stazioni lombarde il limite normativo di 25 microgrammi per metrocubo. Invece, permangono in alcune zone del territorio lombardo superamenti del limite giornaliero fissato per il Pm10 (rispetto ai 35 giorni consentiti), pur all’interno di un trend pluriennale in progressiva e continua riduzione.
I dati sui diversi parametri
Numero di giorni di superamento dei 50 microgrammi al metrocubo di Pm10 nella stazione peggiore di ciascun capoluogo: 68 giorni a Milano, 57 a Cremona, 56 a Brescia, 54 a Monza, 50 a Mantova, 49 a Lodi, 47 a Pavia, 40 a Bergamo, 21 a Como, 9 a Lecco, 8 a Sondrio e 5 a Varese. Considerando l’intera regione, il numero di giorni di superamento più elevato nel 2024 è stato registrato nella stazione di Soresina (Cr), con 75 giorni oltre il limite e nella stazione di Rezzato (Bb), con 70 giorni sopra il limite. Nella stazione peggiore di ciascun capoluogo, le medie per il Pm2.5 sono le seguenti: Monza 24 µg/m³, Cremona 23 µg/m³, Brescia 22 µg/m³, Lodi e Milano 21 µg/m³, Pavia 19 µg/m³, Bergamo 18 µg/m³, Mantova e Sondrio 16 µg/m³, Como 15 µg/m³, Varese 13 µg/m³ e Lecco 11 µg/m³. Considerando l’intera Regione, nel 2024 le concentrazioni medie annue più elevate si sono registrate nella stazione di Soresina in provincia di Cremona, con 25 µg/m³, comunque sotto al limite.
Gli investimenti previsti per il 2025
“I numeri – ha dichiarato Giorgio Maione, assessore all’ambiente e clima della Regione Lombardia – confermano il miglioramento del trend su base pluriennale. Nel periodo invernale ci sono frequenti situazioni di inversione termica che trasformano tutta la Pianura Padana in una sorta di recipiente chiuso, ma i dati scientifici di Arpa, unico ente titolato a certificarli, ci dicono che la direzione è giusta. Nel 2025 investiremo ancora sull’abbattimento delle emissioni degli edifici pubblici e dei servizi abitativi con un bando da 34 milioni di euro; sull’abbattimento delle emissioni derivanti dal traffico veicolare con un bando da 10 milioni di euro dedicato a strade verdi e smart; sulla sostituzione di autovetture inquinanti per i cittadini con 23 milioni di euro e sull’innovazione in agricoltura con 15 milioni di euro. È inoltre ancora aperto inoltre il bando da 23 milioni di euro dedicato alla sostituzione degli impianti di riscaldamento a biomassa. Investimenti che si aggiungono a quelli fatti negli ultimi anni per la sostituzione dei veicoli inquinanti di aziende e privati. La collaborazione con gli altri territori del bacino padano è costante per una azione omogenea”.