Il comandante dei reparti speciali della Guardia di Finanza, Umberto Sirico, su delega del comandante generale Andrea De Gennaro, e il procuratore della Procura Europea delegato per l’Italia, Andrea Venegoni, hanno sottoscritto un memorandum operativo per rafforzare la collaborazione tra il Corpo e la Procura europea per la tutela degli interessi finanziari dell’unione (Eppo). All’incontro ha partecipato anche Stefano Castellani, coordinatore dei procuratori europei per l'Italia. L’iniziativa mira a migliorare l’efficienza delle indagini concernenti le più gravi ipotesi di danno agli interessi finanziari dell’Unione Europea per le quali è prevista la competenza di Eppo, vale a dire le frodi nel settore dei fondi europei per importi superiori a diecimila euro e quelle all’iva del valore di più di dieci milioni di euro.
A cosa serve il memorandum
Il memorandum operativo delinea nuove procedure per intervenire tempestivamente ed in modo efficace sui filoni più rilevanti, soprattutto nei confronti delle organizzazioni criminali che operano in più stati membri dell’Unione, coniugando al meglio le caratteristiche di Eppo, l’istituzione competente ad indagare su tutto il territorio dell'Unione di concerto con le autorità nazionali e in stretto contatto con altri organismi europei quali Eurojust ed Europol e l’alta capacità investigativa italiana, la quale trova nella Guardia di Finanza un modello di eccellenza, come forza di polizia specializzata in ambito economico finanziario. Il documento firmato segue, peraltro, la stipula dell’accordo di lavoro tra la Guardia di Finanza ed Eppo inerente le attività di formazione presso la scuola di polizia economico finanziaria del corpo: la Eppo Academy. Struttura incaricata di erogare formazione a funzionari dei paesi membri dell’Unione e a titolari di posizioni Eppo.