Proseguono i lavori per la realizzazione della sezione di arte organaria presso il centro culturale Sant’Agostino. “Crediamo nel valore di destinare uno spazio museale specifico ad un altro orgoglio della nostra storia, quello musicale”; così l’assessore al turismo Matteo Piloni ha presentato il cantiere a Beatrice Bentivoglio Ravasio, funzionaria della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia arrivata in città per monitorare lo stato dell’arte.
Identità storica
“Mettiamo in campo un progetto volto a continuare la riqualificazione del Sant’Agostino - ha aggiunto Piloni - a promuovere un altro aspetto dell’identità storica cremasca e a creare collaborazione tra istituzioni del territorio”. La dottoressa Bentivoglio, che si occupa fra l’altro del servizio tutela organi a canne presso l'Ufficio Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della direzione regionale per i beni culturali e Paesaggistici della Lombardia, oltre ad avere visitato il cantiere per approfondire la struttura degli ambienti ha incontrato il comitato scientifico per approfondire la linea progettuale prevista per l'allestimento.
L'ambito musicale
“L’esposizione – ha chiarito Piloni - favorisce due aspetti: l’ampliamento del museo civico, attraverso un excursus sulla tradizione organaria cremasca in aggiunta alle sezioni della storia locale e la dimensione ‘immersiva’, si va cioè ad integrare il patrimonio cittadino nel Sant’Agostino con testimonianze storiche squisitamente relative all’artisticità cremasca in ambito musicale, con particolare attenzione alla fabbricazione degli strumenti”.
Nuovi allestimenti
Come spiega l'assessore alla cultura Paola Vailati, “conclusa l'attività di verifica e selezione dei materiali per anni esposti nella sezione Musica delle collezioni, parte dei quali confluirà presto nella nuova sezione dedicata all'arte organaria con un nuovo apparato didascalico. Le vetrine sono state temporaneamente svuotate per permettere le attività preliminari al riallestimento di materiali nella nuova sede espositiva. Approfittando di questa occasione si valuterà nel frattempo una rimodulazione di alcuni spazi espositivi resi disponibili dalle operazioni in corso che possano valorizzare, ad esempio, la pinacoteca del museo. Nuovi percorsi museali, quindi, che attraverso un migliorato contenuto scientifico ed espositivo puntano ad un maggiore coinvolgimento emotivo del visitatore, per aiutarlo a conoscere, approfondire e divertirsi".