12-07-2021 ore 14:28 | Cronaca - Cremasco
di Andrea Galvani

Rifiuti e inciviltà, dalle risorgive al centro di Crema: è l’altra faccia della medaglia

È l’altra faccia della medaglia, quella che non vorremmo vedere ma che non possiamo toglierci di dosso, come se non ci appartenesse. Dal centro città fino alla campagna, continuano senza sosta le segnalazioni d’inciviltà: non passa giorno senza che alla redazione vengano inviate fotografie e video di bottiglie di vetro, carta, plastica, ogni genere di rifiuto gettato a terra, cestini e cartelli divelti e gettati in acqua o nei giardini, come se i luoghi pubblici appartenessero ad altri, fosse responsabilità di altri. Gesti compiuti da persone evidentemente educate e convinte che spetti a qualcun altro rimediare, pulire, tenere in ordine. Come nelle immagini del fontanile di Sergnano, a due passi da una risorgiva, dalla fonte della vita. La mancanza di amor proprio, cura, di rispetto per gli altri sembra essere la caratteristica di quest’epoca. Con un numero crescente di persone che ne rivendica persino paternità o maternità, a seconda dei casi. Perché nell’ignoranza la parità di genere è assicurata.

 

La calata degli Unni”

Dalla periferia al centro di Crema. Con amarezza, il sindaco Stefania Bonaldi ha ricordato che “stamane la coppa dobbiamo consegnarla agli operatori di Linea gestioni che si sono trovati davanti questo spettacolo in piazza Garibaldi e in altre zone della città (nella foto sotto). Come trasformare un gioiosissimo momento di festa nella calata degli Unni, e purtroppo per colpa di una minoranza di disagiati, che non sanno distinguere gioia e rabbia, ci vanno di mezzo tutti i tifosi. No, queste non sono notti magiche”.

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