Condannato a 18 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario ed occultamento e distruzione di cadavere. Questa la sentenza emessa in serata dalla Corte di Cassazione di Roma nei confronti di Alessandro Pasini, rigettando il ricorso e confermando il giudizio della Corte d'Appello di Brescia dello scorso 10 marzo. In primo grado l'uomo era stato assolto, con rito abbreviato, dall'accusa di omicidio ma condannato a sei anni per “occultamento e distruzione di cadavere e per l'incendio dell'auto” di Sabrina Beccalli nell'agosto del 2020. Verso le 18, dopo oltre cinque ore di camera di consiglio, il collegio presieduto dalla presidente Monica Boni ha emesso il verdetto.
Andronico: “in questa vicenda hanno perso tutti”
Come sottolineato dall'avvocato di parte civile, Antonino Andronico, “in questa vicenda hanno perso tutti. La Beccalli ha perso la vita mentre Pasini ha perso la libertà. Grazie al lavoro della Corte d'Appello di Brescia siamo giunti alla verità, evitando così che venisse commesso un clamoroso errore”. Nessun commento invece da parte dei difensori dell'imputato, gli avvocati Stefania Amato e Paolo Sperolini. Nelle prossime ore Pasini verrà trasferito in carcere.