11-04-2016 ore 11:23 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Scuola di Cielle 'tela perfetta' per la street art, tra aste e querele

La città di Crema – o meglio sarebbe dire quella che tra viale Europa e via Milano avrebbe dovuto essere la scuola di Cielle - si arricchisce di un'opera destinata a far discutere, se non proprio dividere i numerosi accaniti sostenitori e gli altrettanto folti strenui oppositori di quelle che appare essere il Celeste, alias l'ex presidente della Regione Roberto Formigoni. Sulla facciata rivolta a occidente, quindi verso il Pirellone, è sorto un grande murale candido, che lo ritrae con le mani giunte, evidentemente raccolto in preghiera. Il tratto che più caratterizza l'iniziativa sono le mani bucate del protagonista, dal quale paiono cascare delle monete. Il cantiere dell'ex cascina Valcarenga è al centro di una vertenza istituzionale, con il Comune di Crema che ha citato in giudizio la Regione per non dover restituire il milione di euro erogato dall'ente regionale alla Charis attraverso il Comune, all'epoca guidato dal centrodestra.

 

Lo stato dell'immobile

Al momento, spiega l'assessore all'urbanistica Matteo Piloni, “siamo messi male, è ancora tutto fermo. Soluzioni ad oggi non sono state trovate, le aste sono state ulteriormente rinviate. So che il curatore aveva dei privati interessati, delle interlocuzioni, ma non ne conosco l'entità. Abbiamo tentato fino all'ultimo di trovare una soluzione con la realizzazione del nuovo campus scolastico previsto dalla Provincia, strada che poteva essere percorsa e se avessimo avuto un sostegno da parte della Regione, interessata dalla questione in quanto creditrice, forse avremmo anche potuto raggiungere l'obiettivo. Parlo al passato perché ci sono buone possibilità che il progetto del polo scolastico a San Bartolomeo ottenga dei finanziamenti attraverso il bando delle scuole innovative del governo Renzi; se dovessero arrivare sarebbe una bella notizia per la città, ma al tempo stesso metterebbe la parola fine all'ipotesi di vederla come sede di una scuola”.

 

I finanziamenti

“La possibilità di ottenere un finanziamento – aggiunge Piloni – è dovuto al fatto che la Provincia, in raccordo con l'amministrazione comunale, ha inserito entrambi i progetti – San Bartolomeo e scuola di viale Europa – all'interno dei fondi Bei, consentendo di rimanere nel circuito dei finanziamenti per 3 anni. Inserito nel bando delle scuole innovative del governo Renzi, il polo di San Bartolomeo è arrivato primo nella graduatoria regionale, a dimostrazione che al contrario di quanto qualcuno degli artefici della scuola di Cielle sosteneva, quel progetto non ha mai avuto una sostenibilità finanziaria. È anche uno dei motivi che ci ha portato a percorrere l'ipotesi di 'trasferire' il polo di S. Bartolomeo all'interno della scuola di Cielle, percorso in salita ma che era necessario tentare”.

 

Modifiche urbanistiche

“Risulta curioso – conclude l'assessore - il fatto che chi ha causato danni su viale Europa oggi dia consigli a come uscirne. Ricordo che si tratta di un piano attuativo con una convenzione che non è scaduta, per cui ogni modifica dal punto di vista urbanistico anche in relazione alla destinazione, deve essere fatta dai privati e non su iniziativa dell'amministrazione. Ipotesi, comunque per la quale l'amministrazione ha sempre dato disponibilità e continua a darla”.

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