L'11 febbraio è l'112 Day, la Giornata europea del Numero Unico di Emergenza: un vero e proprio sistema salvavita, capace di rispondere tempestivamente a milioni di cittadini in tutta Europa. In Lombardia, il 112, gestito da operatori appositamente formati dell’Agenzia regionale di Emergenza urgenza (Areu), è un punto di riferimento, un modello di efficienza e innovazione che, dal 2010 ad oggi, ha gestito 56.737.385 chiamate. I numeri sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato, fra gli altri, il direttore generale di Areu, Massimo Lombardo; l’assessore regionale al welfare, Guido Bertolaso; il prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia; il vice questore aggiunto di Milano, Giovanni Cucitti; il comandate provinciale dei Carabinieri, Pierluigi Solazzo e quello dei Vigili del fuoco, Calogero Turturici.
Tempi di risposta di pochi secondi
Come spiegato da Lombardo, “misuriamo l’efficacia del 112 su due fattori fondamentali: la capacità di filtrare le chiamate non appropriate, evitando che entrino nel circuito di emergenza, e la rapidità nell’inoltrare quelle realmente urgenti. I nostri operatori, in pochi secondi, geolocalizzano la chiamata, la gestiscono e la trasferiscono alla centrale competente. Attualmente riceviamo una media di 5 milioni di chiamate all’anno, ma quasi la metà di queste risultano errori o richieste di aiuto che non rientrano nell’ambito dell’emergenza. Per far funzionare una centrale servono almeno un centinaio di persone per un lavoro che è H24, 365 giorni l’anno con picchi di lavoro anche abbastanza variabili, coincidenti con la fascia 20-24, piuttosto che durante i fine settimana”.
Un modello internazionale
“Il Nue 112 - ha sottolineato Bertolaso - non è solo un numero, ma un servizio essenziale che salva vite ogni giorno. Regione Lombardia è orgogliosa di essere la prima in Italia a sperimentare e implementare questo modello, che oggi rappresenta un esempio a livello nazionale e internazionale. La professionalità degli operatori e l'efficienza della nostra Centrale unica di risposta (CUR) sono un patrimonio per tutti noi. Continueremo a investire in tecnologia e formazione per migliorare ulteriormente questo servizio fondamentale”.