11-02-2023 ore 20:15 | Cronaca - Crema
di don Emilio Lingiardi

Terremoto nel nord della Siria. Un aiuto per Aleppo, la richiesta di don Emilio Lingiardi

Sono stato molto legato alla comunità francescana di Aleppo, in Siria, seguita in questi 12 anni di guerra con affetto sollecito e generoso. Sono riuscito con le offerte di tanti amici cremaschi, due anni fa, a costruire un forno all'interno del convento, ad installare pannelli solari che garantiscono l'elettricità e a riattivare un pozzo di acqua potabile. In questi giorni di terremoto spesse volte telefono direttamente ai frati che mi hanno passato le seguenti notizie: nel convento parrochiale di san Francesco sono rifugiate 500 persone; nel collegio di Terra Santa, alla periferia della città, ben 2.000 e 50 sono accolte nella chiesa succursale.
 

Pane fresco

Sono serviti tre pasti al giorno a tutti gli ospiti: nessuno vuol tornare a casa perchè si ha paura di altre forti scosse e tutte le abitazioni sono molto insicure. Mentre le temperature scendono anche sotto lo zero, sopratutto ai bambini viene assicurato un pasto caldo. A tutti viene garantito pane fresco che viene preparato da tre turni di panificatori, donato anche a tanta gente della città che conosce l'attività del forno. Tutti i pasti sono serviti dalla mensa parrocchiale che ha come progetto “Cinque pani e due pesci”.

 

La richiesta di aiuto

Il problema più grande è di preparare il cibo e con il minimo di forniture, sempre più ridotte a causa delle sanzioni internazionali che pare siano leggermente attenuate in queste ultime ore. Sono sempre grato della generosità che ho incontrato in questi anni e spero che non venga meno in questa circostanza drammatica, perchè ho promesso ai frati che gli amici avrebbero garantito la farina. Se qualcuno vuole aiutare, mi trova presso la Cattedrale di Crema tutte le mattine, dalle ore 9 alle 12.

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